Claudio Mignogna – Stati d’Animo
La gioia è una delle particolari opportunità di cui, non tutti, sanno approfittare nella vita.
La gioia è una delle particolari opportunità di cui, non tutti, sanno approfittare nella vita.
Noi viviamo in un tempo incerto nel buio della violenza ai margini della morte, solo il nostro amore è luce, una tenue luce tra il buio profondo, che illumina l’intero universo. i nostri cuori battono all’unisono tra costellazioni e pianeti, noi ci amiamo dalla notte dei tempi, niente e nessuno può distruggere questo legame, rimarrà tra le infinite galassie colorate.
La notte ha la nostra voce, perché ci ascolta mentre noi ascoltiamo il suo silenzio che ha l’eco della nostra voce.
Adesso so che non sono il “centro dell’universo” e che ogni essere umano conta quanto me o più di me.
Addirittura certe notti mi capitava di svegliarmi agitato e non riuscire più a riaddormentarmi. Avevo paura. Avevo paura, ma non sapevo di cosa. Semplicemente provavo una sensazione di paura senza conoscerne il motivo. Mi sentivo angosciato, pieno di ansie e mi ritrovavo sveglio. Sveglio cm se avessi dormito diverse ore. Desideravo soltanto un po’ di quiete. Nn chiedevo molto. Volevo solo stare bene. A volte mi succedeva anche durante la giornata, mentre ero seduto alla scrivania, o magari quando ero solo in macchina. Guidavo e mi veniva come da piangere, mi assaliva questa sensazione e non capivo cos’era. Non sapevo come gestirla, non aveva maniglie, non potevo afferrarla, controllarla, non c’era via d’uscita. Sentivo un peso sul torace e volevo uscire da me stesso, strappandomi la pelle di dosso, scappare! Qualcosa dentro di me era in disordine. Quando cercavo di capire, quando cercavo una spiegazione logica, non trovavo risposta.Razionalmente andava tutto bene. […] queste sensazioni di paura venivano anche di giorno, ma la notte… la notte mi schiacciavano la faccia contro il muro, e mi sembrava di essere preso in ostaggio.
A volte fisso il vuoto e rivedo certi momenti che lasciano il segno, che sembra abbiano scelto loro di essere ricordati da me e non il contrario.
La mia definizione del verbo osare, perduto!