Claudio Visconti De Padua – Sogno
Ho deciso di azzerare i miei ricordi, e ricominciare a sperare, a sperare di sognare.
Ho deciso di azzerare i miei ricordi, e ricominciare a sperare, a sperare di sognare.
Dove mancano le parole vivono tanti sogni.
Comprendiamo l’importanza di una persona non dalla sua presenza ma dalla sua assenza. In verità il nostro essere soli è il nostro essere a metà una condizione anomala dell’anima che guarisce solo ed esclusivamente nel fondersi con l’altra subendo nell’assenza un vuoto di esistenza. Perché benché le anime sono energie dinamiche a sé, e pur vero che vivono e si librano per la ricerca del proprio completamento, e quando ciò avviene, entrambe le energie si consolidano in un arcano flusso energico inscindibile!
Vagavo nel buio della vita, in notti senza stelle! Inattesa folgore a scoprire vergini orizzonti; quella luce nelle tue pupille come un faro sulla fredda burrasca, a darmi guida su acque tumultuose! Tutt’intorno l’oscuro m’accerchiava, quella luce che io d’un tratto vidi spalancò le porte del mio cuore; Quella notte approdai da fosche nebbie nel porto dell’anima del mio amore!
Sotto un cielo stellato noi sognatori siamo tutti uguali. Che a guardare le stelle sia il giovane “rampante” o la matura cameriera, non fa differenza. Perché ciò che ci accomuna è la speranza che ci sia ancora molto da poter scoprire, vivere, provare.
L’amore è una grande scalata che non tutti sono disposti ad affrontare, perché forse in fondo al proprio cuore non si vuole veramente raggiungere l’orizzonte. La vetta non è per i codardi.
L’esperienza insegna che è molto più facile innamorarsi che rimanere innamorati.