Claudio Visconti De Padua – Stati d’Animo
Ci sono momenti in cui dobbiamo isolarci dalle cose che ci circondano, ma non per staccarci dagli altri, ma per ritrovare noi stessi per capire dove andiamo, chi siamo, e perché soffriamo.
Ci sono momenti in cui dobbiamo isolarci dalle cose che ci circondano, ma non per staccarci dagli altri, ma per ritrovare noi stessi per capire dove andiamo, chi siamo, e perché soffriamo.
Sono i piccoli gesti, che fanno un amore grande!
Abbiate buone parole con tutti. Di quelle gentili. Siate disponibili e cordiali. Ma ponete un limite. Sulla soglia del cuore. Che rimanga intatto da mani infedeli. Il cuore è un messaggio segreto, uno scrigno privato. È dentro al petto come un bimbo nel ventre di una madre. È al caldo. E va protetto. Ponetelo nelle mani, pulite, di chi ha l’anima vera. Donatelo solo a chi veramente merita.
Si sentiva il mare, come una slavina continua, tuono incessante di un temporale figlio di chissà che cielo. Non smetteva un attimo. Non conosceva stanchezza. Non conosceva clemenza. Se tu lo guardi te ne accorgi: di quanto rumore faccia. Ma nel buio… Tutto quell’infinito diventa solo fragore, muro di suono, urlo assillante e cieco. Non lo spegni, il mare, quando brucia la notte.
Chi nei momenti di suo dolore ti cerca spera nel tuo sostegno; sii pronto, non farlo attendere.
Quando penso che l’amore non si vede ma si sente, quando penso che il dolore non si vede ma si sente, quando penso che la paura non si vede ma si sente, quando penso che la tristezza non si vede ma si sente, quando penso che la malinconia che ti assale non si vede ma si sente… vorrei sentirci un po’ meno e vederci un po’ più chiaro…
Et ventis adversis (anche con i venti contrari).