Claudio Visconti De Padua – Tristezza
Le lacrime che scorrono nel silenzio e nella distanza sono le più dolenti, sono fatte di segreti, di rimpianti, di errori e di amori amari!
Le lacrime che scorrono nel silenzio e nella distanza sono le più dolenti, sono fatte di segreti, di rimpianti, di errori e di amori amari!
Siamo attratti da un’unica stella che fissiamo continuamente fra le tante, perché forse ci guiderà alla giusta meta, o alla inaspettata perdizione.
Chissà’ se qualcuno riuscirà mai a spiegarmi questa tristezza che senza motivo alcuno, stritola dolcemente il mio cuore!
La solitudine è una malattia e non può curare il male di esser stati o aver vissuto troppo per qualcuno, Dio altrimenti non avrebbe fatto distinzioni tra le specie viventidandoci cuore e sentimenti.
Gocce, cadono scandendo i giorni, il silenzio assordante della solitudine dilania il cuore, il sipario si chiude per nasconder le lacrime color cremisi che sgorgano dagli occhi, l’anima si abbandona senza combattere alle paure, mi chiudo in me stesso per difendermi dal mondo, mi chiudo in me stesso per evitare di parlare con chi mi è accanto, mi chiudo in me stesso per evitare di amare.
Sento il cielo cadere, così forte, così prepotente. Cade e non lascia nulla, nessuna lacrima solca il mio viso, troppe ne hanno versate i miei occhi, troppe volte si sono nascoste nella notte. Ora non vogliono scendere, sembra che nemmeno la luna riesca a sciogliere questo vuoto che sento dentro. Meglio così. Questo dolore così lancinante può uccidermi, e loro? Quelle stille si conficcano direttamente dentro l’anima, unico posto da dove non potranno più uscire, pronte a ricordarmi che è meglio il vuoto e la solitudine al morire. Ora vorrei solo saper distinguere se sono morta e quella che ho vissuto fin’ora non sia stato un incubo di vita.
Chi è davvero triste e si ubriaca di alcool, il giorno dopo la sbronza è più infelice di prima.