Cristian Fantuzi – Filosofia
Ognuno è quel che dimostra di essere.
Ognuno è quel che dimostra di essere.
Ci sono persone che non finiranno mai di volersi bene, semplicemente perché ciò che le lega è più forte di ciò che le divide.
L’astuto debitore non nega il debito: Non lo onora.
La vittoria dell’illuminato, è nel prato di domani in cui lui stesso non arriverà a metter mani.
Nell’arte di vivere, l’uomo è insieme l’artista e l’oggetto della sua arte; lo scultore è il marmo, il medico è il paziente.
La divisione in classi crea contrasto che genera odio che tramuta in violenza.
Il dolore nasce nell’ignoranza dell’impermanenza, l’ignoranza che tutto è impermanente, il desiderio di possesso ne è il frutto. Il fluire dell’esistenza, dell’universo, non può sottrarmi alcunché, se non lo posseggo.
Ci sono persone che non finiranno mai di volersi bene, semplicemente perché ciò che le lega è più forte di ciò che le divide.
L’astuto debitore non nega il debito: Non lo onora.
La vittoria dell’illuminato, è nel prato di domani in cui lui stesso non arriverà a metter mani.
Nell’arte di vivere, l’uomo è insieme l’artista e l’oggetto della sua arte; lo scultore è il marmo, il medico è il paziente.
La divisione in classi crea contrasto che genera odio che tramuta in violenza.
Il dolore nasce nell’ignoranza dell’impermanenza, l’ignoranza che tutto è impermanente, il desiderio di possesso ne è il frutto. Il fluire dell’esistenza, dell’universo, non può sottrarmi alcunché, se non lo posseggo.
Ci sono persone che non finiranno mai di volersi bene, semplicemente perché ciò che le lega è più forte di ciò che le divide.
L’astuto debitore non nega il debito: Non lo onora.
La vittoria dell’illuminato, è nel prato di domani in cui lui stesso non arriverà a metter mani.
Nell’arte di vivere, l’uomo è insieme l’artista e l’oggetto della sua arte; lo scultore è il marmo, il medico è il paziente.
La divisione in classi crea contrasto che genera odio che tramuta in violenza.
Il dolore nasce nell’ignoranza dell’impermanenza, l’ignoranza che tutto è impermanente, il desiderio di possesso ne è il frutto. Il fluire dell’esistenza, dell’universo, non può sottrarmi alcunché, se non lo posseggo.