Daniela Aspa – Stati d’Animo
Mi dicono di essere felice perché io un lavoro ce l’ho, ma non dovrei anche avere una vita oltre quello?
Mi dicono di essere felice perché io un lavoro ce l’ho, ma non dovrei anche avere una vita oltre quello?
Un fiume di serenità scorre gorgogliando suona una musica familiare, antica ricordi di un tempo di pace giungono freschi immagini di serate sulla spiaggia a bere l’ultimo sole silenzi colmi di sguardi che si capiscono senza incontrarsi passi che portano a casa la sensazione di un giorno di vita piena la sazietà di un sentimento ricambiato, l’attesa fiduciosa dell’alba.
Mi è rimasto addosso tutto ciò che ho vissuto. Ho negli occhi tutto ciò che ho visto. Ho nelle orecchie tutto ciò che ho ascoltato. Ho nelle mani tutto ciò che ho toccato. Ho nel cuore tutto ciò che ho sentito. Non puoi amarmi, senza amare quel che sono stato. Non puoi prendermi, senza prendere tutta la mia vita.
Il difetto della persona buona, è l’essere sempre educata, gentile e paziente, il suo pregio, è l’essere sottovaluto quando perderà la pazienza.
Ci sono deserti in cui ti perdi e raccogli solo la polvere del vento.
E poi, lascio che la bambina in me venga fuori, raccolgo una margherita la porto alle labbra quasi a volerle colorare di un sorriso, vedo un aquilone che vola alto, il sorriso di uno sconosciuto, e, sono felice!
Non sempre chi sorride è felice.