Daniele De Patre – Stati d’Animo
Cos’è il bene per chi persevera nel male? Il nulla.
Cos’è il bene per chi persevera nel male? Il nulla.
Donami luce in questo mondo avvolto dalle tenebre.
Solo chi sa accettare il mio peggio merita tutto il mio meglio, se no solo il mio più sincero vaffanculo.
Non chiedo al vento perché urla o alla neve perché si scioglie al primo sole che porta con sé troppe magagne. Mal sopporto le domande inutili. Mi godo risposte casuali, difficilmente interpretabili e poco chiare, neppure dette, solo intuite, di quelle che tengono in sospeso nella trama intricata dei “forse”. Sono quelle che non mi stancano mai. Tutto il resto è, spaventosa, noia.
A volte “colpevolizzo” me stessa per essere stata buona, paziente e soprattutto sincera con chi non meritava nemmeno di conoscermi.
Il tuo desiderio di libertà mi schiaccia in un angolo.
Stasera è la malinconia a prendere il sopravvento. E mentre una lacrima accarezza il viso, porto le mani al volto, sposto i capelli, asciugo le lacrime e vado a dormire, perché domani potrebbe essere il mio giorno migliore per vivere.
Donami luce in questo mondo avvolto dalle tenebre.
Solo chi sa accettare il mio peggio merita tutto il mio meglio, se no solo il mio più sincero vaffanculo.
Non chiedo al vento perché urla o alla neve perché si scioglie al primo sole che porta con sé troppe magagne. Mal sopporto le domande inutili. Mi godo risposte casuali, difficilmente interpretabili e poco chiare, neppure dette, solo intuite, di quelle che tengono in sospeso nella trama intricata dei “forse”. Sono quelle che non mi stancano mai. Tutto il resto è, spaventosa, noia.
A volte “colpevolizzo” me stessa per essere stata buona, paziente e soprattutto sincera con chi non meritava nemmeno di conoscermi.
Il tuo desiderio di libertà mi schiaccia in un angolo.
Stasera è la malinconia a prendere il sopravvento. E mentre una lacrima accarezza il viso, porto le mani al volto, sposto i capelli, asciugo le lacrime e vado a dormire, perché domani potrebbe essere il mio giorno migliore per vivere.
Donami luce in questo mondo avvolto dalle tenebre.
Solo chi sa accettare il mio peggio merita tutto il mio meglio, se no solo il mio più sincero vaffanculo.
Non chiedo al vento perché urla o alla neve perché si scioglie al primo sole che porta con sé troppe magagne. Mal sopporto le domande inutili. Mi godo risposte casuali, difficilmente interpretabili e poco chiare, neppure dette, solo intuite, di quelle che tengono in sospeso nella trama intricata dei “forse”. Sono quelle che non mi stancano mai. Tutto il resto è, spaventosa, noia.
A volte “colpevolizzo” me stessa per essere stata buona, paziente e soprattutto sincera con chi non meritava nemmeno di conoscermi.
Il tuo desiderio di libertà mi schiaccia in un angolo.
Stasera è la malinconia a prendere il sopravvento. E mentre una lacrima accarezza il viso, porto le mani al volto, sposto i capelli, asciugo le lacrime e vado a dormire, perché domani potrebbe essere il mio giorno migliore per vivere.