Daniele Tartaglione – Ricordi
Era una finestra affacciata sui ricordi, ma parte di un palazzo andato giù tempo fa.
Era una finestra affacciata sui ricordi, ma parte di un palazzo andato giù tempo fa.
Mi è così difficile, sognare. Il Natale si avvicina, già per strada si accendono le luci, nelle case ardono i camini, nei cuori brilla una scintilla. Mi è così difficile, pensare. Ricordo il profumo di incenso, la sottile striscia di fumo, il chiarore delle candele. I tuoi occhi chiari, ambrati dalla flebile luce della fiamma. I tuoi occhi chiari, caldi di amore. I tuoi occhi chiari, scuriti dal desiderio. No, non riesco. Mi è così difficile, ricordare. È troppo doloroso, troppo dolce, troppo intenso. I pensieri si annebbiano, gli occhi si accecano, colmi di lacrime. E va bene così. Rimango al buio, da sola. Mi autopunisco come posso, mentre rimango al buio, da sola.
Possiamo sostituire chi ci sta accanto, ma non siamo ingrado di sostituire un ricordo.
Ricordare è come quando cadi, ridi in quel momento ma poi piangi, perché insieme ai bei ricordi riaffiorano anche i brutti.
Il pensiero mi fa stare bene.È il ricordo, di te, che mi uccide.
Il tempo passa, ognuno diventa più maturo spesso si dimentica il passato. Conserva il passato nei ricordi.
Uno sguardo al passato, ma solo per poter pensare che ci può essere ancora un futuro migliore, ricco di momenti capaci di regalarti nuove emozioni.