Daniele Tartaglione – Stati d’Animo
Siamo un po’ come il mare, se non si tuffano dentro di noi, non sapranno mai come siamo realmente.
Siamo un po’ come il mare, se non si tuffano dentro di noi, non sapranno mai come siamo realmente.
Lascio agli altri la convinzione di essere i migliori. Per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare.
E far esplodere tutti i sentimenti che mi dominano in una tempesta di immagini funeste.
Io di quegli attimi ricordo tutto, anche le emozioni.
È facile giudicare la vita altrui. Prova a metterti nei miei panni, e poi forse potrai anche giudicarmi. Ogni riferimento è puramente non casuale.
È facile parlare dei piccoli dolori. Ma quelli che ci bruciano dentro trasformano le nostre parole in cenere.
La pretesa è un fottuto vizio, la ruggine dei rapporti umani. Pretendere di essere compresi senza sforzarsi di spiegare, di essere cercati senza mai cercare, di prendere senza mai dare, voler apparire senza rischiare di essere.
Lascio agli altri la convinzione di essere i migliori. Per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare.
E far esplodere tutti i sentimenti che mi dominano in una tempesta di immagini funeste.
Io di quegli attimi ricordo tutto, anche le emozioni.
È facile giudicare la vita altrui. Prova a metterti nei miei panni, e poi forse potrai anche giudicarmi. Ogni riferimento è puramente non casuale.
È facile parlare dei piccoli dolori. Ma quelli che ci bruciano dentro trasformano le nostre parole in cenere.
La pretesa è un fottuto vizio, la ruggine dei rapporti umani. Pretendere di essere compresi senza sforzarsi di spiegare, di essere cercati senza mai cercare, di prendere senza mai dare, voler apparire senza rischiare di essere.
Lascio agli altri la convinzione di essere i migliori. Per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare.
E far esplodere tutti i sentimenti che mi dominano in una tempesta di immagini funeste.
Io di quegli attimi ricordo tutto, anche le emozioni.
È facile giudicare la vita altrui. Prova a metterti nei miei panni, e poi forse potrai anche giudicarmi. Ogni riferimento è puramente non casuale.
È facile parlare dei piccoli dolori. Ma quelli che ci bruciano dentro trasformano le nostre parole in cenere.
La pretesa è un fottuto vizio, la ruggine dei rapporti umani. Pretendere di essere compresi senza sforzarsi di spiegare, di essere cercati senza mai cercare, di prendere senza mai dare, voler apparire senza rischiare di essere.