Davide Capelli – Stati d’Animo
Se chiedi ad uno scrittore fin dove arriva con l’immaginazione, potrebbe crearti mondi nuovi in un istante.
Se chiedi ad uno scrittore fin dove arriva con l’immaginazione, potrebbe crearti mondi nuovi in un istante.
Ora voglio incontrare un’anima, di corpi ne ho già avuti abbastanza.
Ogni giorno possiamo colorare la nostra vita, basta un po di fantasia, non fossilizziamoci sul nero, è solo un colore da indossare, non da imitare.
Capita di sentirsi come un pesce rosso; vivere soffocando in un posto che ti va stretto oppure saltarne fuori e soffocare.
Mi ritrovo a camminare su un binario della vita che non conosco, o forse non vorrei conoscere, ma che mi appartiene, vorrei saperne un po’ di più della destinazione, ma purtroppo mi è ignota, ma quanto è lungo questo binario! Ed io sono un po’ stanca di queste fermate che non mi piacciono, non mi piacciono per nulla!
Purtroppo noi uomini diamo tutto per scontato: fa parte della nostra natura. Così, spesso, viviamo i giorni felici senza quasi accorgercene neppure, e tentiamo invano di richiamarli a noi solo quando arrivano quelli tristi.
Un altro matto. Non si riusciva a evitarli. Erano quasi tutti matti a questo mondo. E quelli che non erano pazzi erano arrabbiati. E quelli che non erano pazzi o arrabbiati erano semplicemente stupidi. Non avevo scampo. Non avevo scelta. Dovevo solo resistere e aspettare la fine. Era un lavoraccio. Era il lavoro più duro che si potesse immaginare.