Davide Capelli – Stati d’Animo
Siamo foglie secche nel vento di ottobre, petali di rosa appassita, polvere delle dune del deserto.
Siamo foglie secche nel vento di ottobre, petali di rosa appassita, polvere delle dune del deserto.
E a volte capita di rimanere immobili, sospesi tra due mondi paralleli: quello ideale, che non si potrà mai realizzare e quello reale che non puoi più idealizzare, e resti così a fissare un vetro appannato sul quale hai respirato per anni, ma sul quale non hai nemmeno la forza di tracciare un segno con le dita.
La felicità spinge al suicidio quanto l’infelicità, anzi ancora di più perché amorfa, improbabile, esige uno sforzo di adattamento estenuante, mentre l’infelicità offre la sicurezza e il rigore del rito.
Mi contemplava, con quel suo sguardo inespressivo, come se i suoi occhi fossero stati due scuri specchi che riflettevano la realtà senza capirla e, forse, anche senza vederla.
Le idee migliori arrivano dalle difficoltà… Esse servono a farci capire le nostre risorse, riserve e quel che possiamo fare per migliorare.
Vorrei trovare le parole adatte, il suono preciso, l’intonazione di ogni sillaba per farti sentire come profondamente ti sento quando provo a spiegare quello che ho dentro e poi vorrei il silenzio per farti sentire quello che non sono mai riuscita a dire, e vorrei, più di ogni altra cosa, che le parole diventino le tue braccia, le tue labbra, che diventino te.
Tenerezza e gentilezza non sono sintomo di disperazione e debolezza, ma espressione di forza e di determinazione.