Decimo Giunio Giovenale – Politica
La critica è indulgente coi corvi e si accanisce con le colombe.
La critica è indulgente coi corvi e si accanisce con le colombe.
Quelli della Lega sono come i cinesi, fanno la Muraglia e invadono.Anche loro… faranno il ponte!
Ognuno scarica le colpe sugli altri, ma intanto tutti insieme hanno scaricato il paese.
Penso che ogni tanto qualche scappellotto ci voglia per questo tipo di bambinacce. L’elemento della truffa è quello che più mi colpisce. Non c’è stata e non c’è fino ad ora –se ci sarà lo dirò– una censura della Rai e del cattivo Berlusconi contro la satira della Guzzanti. C’è stato un tentativo evidente di guadagnarsi la censura da parte della Guzzanti, che ha associato alla satira, cioè al suo mestiere, un altro mestriere, quello del comizio politico “de paese”, “de borgata”, quello violento, duro, in cui le è scappata anche la famosa espressione “razza ebraica”, perché la ragazza è molto ignorante. La cosa che mi dispiace è la violazione del sacro canone del mestiere dell’attore. Uno fa la satira, punto e basta. Se uno attraverso la satira – come avvenne con Daniele Luttazzi – vuole fare campagna elettorale a favore del proprio partito, non va più in televisione. Molto semplice: non è censura, sono regole, regole sane.
Il ponte sullo stretto deve essere realizzato, potrebbe portare uno slancio della Sicilia con nuove opportunità lavorative.Il ponte è un idea di ieri che potrebbe far migliorare il nostro oggi e il nostro domani.
I socialisti sono come Cristoforo Colombo: partono senza sapere dove vanno. Quando arrivano non sanno dove sono. Tutto questo con i soldi degli altri.
Il governo è l’unico vascello conosciuto che faccia acqua dalla cima.