Ivano Fossati – Desiderio
Non sono che il contabile, dell’ombra di me stesso se mi vedete qui a volare.
Non sono che il contabile, dell’ombra di me stesso se mi vedete qui a volare.
Santa fortuna che vegli sugli uomini senza virtù, vienimi a trovare.
Ciò che una volta presente non ci turba, nell’attesa ci fa impazzire.
Se fossi notte, sarei luce mite, lene, t’avvolgerei con un sospiro.
Mi piacerebbe fare qualcosa di cui valesse la pena, come forse piantare un albero nell’oceano. Ma sono solo un chitarrista.
Per essere abbastanza furbo da guadagnare tanti soldi devi essere abbastanza stupido da volerli.
Esiste la grande famiglia di coloro che vogliono appassionatamente apprendere. Io ero uno di loro. Ma i miei motivi non erano così disinteressati; volevo imparare non per amore della cultura ma per difendermi dal disprezzo che il mondo riserva agli ignoranti. Perciò quando avevo un po’ di tempo libero andavo a curiosare intorno alle bancarelle dei libri usati.
Siamo simili assai più di quanto siamo diversi.
Non potete dare a nessuno al mondo ciò che non avete. Perciò dovete impegnarvi ad avere. […] Se non possiedo la saggezza, posso insegnarvi soltanto la mia ignoranza. Se non possiedo la gioia, posso insegnarvi soltanto la disperazione…
Che cosa non darei per fuggire all’Ovest di me stesso.
Attento a ciò che scegli di desiderare, perché sarà senz’altro tuo.
Finché ho un desiderio, ho una ragione per vivere. La soddisfazione é la morte.
Chi desidera ma non sa agire é fonte di pestilenza.
Il desiderio è il sogno di un prigioniero che non sa di essere la “Libertà”.
Punta a conquistare la luna se non ci sarai riuscita avrai comunque vagabondato tra le stelle.
Guardando solo ad elevati orizzonti, si rischia di inciampare al primo gradino basso.
Una donna crede di essere la tua felicità: se ti dice di desiderarla, è perché ha deciso di lasciarti.