Flaminia Momigliano – Destino
Chi rimane conscio della propria dipendenza dagli altri, non faccia nulla per modificare il suo stato: non sarebbe in grado di sopravvivere da solo.
Chi rimane conscio della propria dipendenza dagli altri, non faccia nulla per modificare il suo stato: non sarebbe in grado di sopravvivere da solo.
All’ottimista può solo andare peggio.
Non più inverno, non ancora primavera. Una stagione titubante come un ex alcolizzato di fronte a una birra.
Se il fato non ti fa ridere, vuol dire che non hai capito la barzelletta.
A volte mi chiedo se sei tu che vai incontro al tuo destino, o se è il destino stesso che viene incontro a te.È uno dei tanti interrogativi che mi sono sempre posta, consapevole che nessuna risposta non potrà mai raggiungere la profondità del mistero che provoca certe sensazioni come la morte, la felicità, la sofferenza, il bene e il male.
Ognuno se la scrive da solo la sua sorte… Credendo in sè stessi e lottando, si può cambiare il destino di ognuno…
Non esiste il destino: ognuno sceglie il proprio futuro senza nessun vincolo.
Su una pietra ho infranto ieri un’anfora di porcellana:Ero ebbro quando commisi quell’atto nefando.E l’anfora allora mi disse, in un suo muto linguaggio:”Io fui come te, anche tu come me sarai”.
Il destino è generoso solo con chi lotta per ottenere, chi si rassegna non avrà mai nulla.
Questa è l’ora del male e del malvagio. Non si nascondono più, camminano alla luce del Sole e alla luce del Sole appestano e imputridiscono tutto ciò che toccano. Di notte no. La notte… la notte è nostra.
Ognuno deve sapere cosa fa e perché lo fa: è il destino.
Tante mani sapranno congiungersi, ed unificate in un solo vivere formeranno la nuova veste del mondo, che giungerà attraverso il passo lento ma solido della vostra fede.
Il tempo è rapido come il fulmine; un istante, e non c’è più.
Si nasce piccoli per diventare grandi.
Così fa il destino: potrebbe filar via invisibile e invece brucia dietro sè, qua e là, alcuni istanti, fra i mille di una vita. Nella notte del ricordo ardono quelli disegnando la via di fuga della sorte. Fuochi solitari, buoni per darsi una ragione, una qualsiasi.
Tutto viene a chi non si stanca di aspettare.
La sorte è l’unica cosa della quale non si può diffidare.