Albert Camus – Destino
Creare è dare una forma al proprio destino.
Creare è dare una forma al proprio destino.
Mi verrebbe da saltare da questo molo sul mare. Giù, dritto, sopra gli scogli e, infrangermi come fa l’acqua del mare ma… io sono acqua!
E tutto torna e tutto passa… anche lecose cambiano per vivere e vivono per cambiare.
A volte gli dei possono darci qualcosa che appartiene ad un altro, così come Paride ha la moglie di Menelao, ma nessuno può vivere la sorte di un altro.
Ci ho riflettuto anch’io, sai. Mi sono chiesta dove saremmo stati, dove avremmo vissuto, che vita avremmo fatto… So che mi fa sembrare cinica, ma negli ultimi due anni ho cercato in ogni modo di convincermi che, anche se il nostro era vero amore, non sarebbe mai durato.
Non hai avuto abbastanza tempo per cambiare la mia vita, ma ne avrai abbastanza per vivere ogni giorno delle gioie che insieme abbiamo condiviso.
Se il destino è avverso non forzare le cose e aspetta che tutto cambi!
Il destino è come un cavolfiore che cresce uguale su tutti i lati.
Il destino traccia con segni imperfetti un disegno perfetto.
L’amore… è vita! Quando si scopre davvero di essersi innamorati di qualcuno… beh, non si può fare a meno di quel sentimento.
Il Destino non lo si puo cercare, è lui che ti trova.Il Destino non lo puoi scegliere, e lui che decide per te.Il Destino fa parte della nostra vita non puoi decidere se averlo o no.Il Destino è un’incognita non puoi sapere come, quando, o cosa ti farà fare.Sta solo a noi saper analizzare e sfruttare al meglio la nostra vita.
Le idee sono come vicini in visita di cortesia che bussano alla nostra testa. Qualche volta non c’è nessuno. Altre volte ci sorprendono quando siamo in mutande e non avremmo nessuna voglia di aprire.
Curati dei tuoi pensieri: diventeranno le tue parole.Curati delle tue parole: diventeranno le tue azioni.Curati delle tue azioni: diventeranno le tue abitudini.Curati delle tue abitudini: diventeranno il tuo carattere.Curati del tuo carattere: diventerà il tuo destino.
Quando cadiamo perdiamo così tanto tempo a bestemmiare per il dolore, per la pietra che si è conficcata nel ginocchio, per la polvere che ci accieca, per il sangue perso, che non ci accorgiamo della moneta d’oro che sotto quel polverone si nascondeva…
“Che avvenga ciò che deve avvenire”, rispose, “L’amore degli Elfi per la loro terra e le loro opere è più profondo degli abissi del Mare, e il loro rimpianto perenne non potrà mai esser del tutto lenito. Tuttavia essi preferiscono rinunciare a tutto anziché sottomettersi a Sauron: essi lo conoscono ormai”.
Ognuno ha la faccia che gli ha dato Dio, ma l’espressione che si merita.
Come sarebbe bello dire “per caso”? Tu credi che ci sia davvero qualcosa che succede “per caso”?