Susan Randall – Destino
Ho sempre saputo che nulla è per sempre, allora vado e vivo l’attimo e domani chissà. L’attimo potrebbe essere per sempre.
Ho sempre saputo che nulla è per sempre, allora vado e vivo l’attimo e domani chissà. L’attimo potrebbe essere per sempre.
Ciò che è stato è stato, il passato lo rimpiange chi non ha futuro.
Ognuno è responsabile della propria vita e del suo destino, anche se dovessero capitare le cose peggiori, fino a che c’è vita bisogna lottare, mai arrendersi. Solo alla morte credo sia impossibile sfuggire, per ora.
E proprio quando pensi di aver finito di vivere, che è proprio li che incomincia la vita.
Ciò che i tuoi occhi vedono è solo il principio di un qualcosa assolutamente fantastico che ti darà gioia e amore. Non perderlo mai di vista e saprai dove ti condurrà.
Nell’attimo in cui ti sentirai vincente afferra quel momento e fallo splendere, quando tutti i tuoi sogni, le risposte e tutte le possibilità dipendono solo da te, in quel frammento di tempo sentirai l’eternità nelle tue mani allora capirai che sei più di quello che pensavi di essere, capirai che stai correndo incontro al tuo destino!
Mira la volta celeste nella profondità del tuo abisso perché solo lì troverai lo specchio del tuo destino.
Le coincidenze? Ho smesso di farci caso. La maggior parte delle volte che mi sono capitate, sono state solamente delle deviazioni che mi hanno distratta dalla realtà della mia vita.
Anche chi vive nell illusione di un sogno irrealizzabile riesce alla fine a capire che la realtà è solo un fantasma che rappresenta le nostre paure da cui si fugge però per timore di perdere la nostra unica illusione.
Durante i suoi anni non era riuscito a spiegarsi come, ma dal momento in cui aveva avuto per la prima volta coscienza da bambino, quell’età in cui le domande esplodono nella testa di ognuno, nel guardare la luna non aveva invece fatto alcuna domanda e non si era affatto stupito nell’apprendere che a tenerla sospesa non ci fosse nulla di visibile, ma qualcos’altro che i sensi umani non riuscivano a percepire e che pure la facevano muovere attorno alla terra, in una danza armonica che si ripeteva da milioni di anni. Come se sapesse già che ciò che non si può vedere non è detto che non esista. Ora cominciava a comprendere il perché di quella rivelazione.
È nei nostri errori che determiniamo il nostro destino.
Non si può forzare il destino, sarebbe come andare contro vento, ti troveresti con un pugno di sabbia!
A cosa serve vivere aspettando qualcosa che forse non arriverà mai? Non ne conosciamo il nome né l’aspetto. Aspettiamo il niente che colmi l’insoddisfazione che regna nel mondo.
Professor moriarty: -…beatrice:. -: d *ridacchia forte*professor moriarty: -Cosa c’è di divertente!?Beatrice: -Il fatto che avete da anni dato la caccia alla persona sbagliata… sapeva lei che ho un fratello con le mie vere sembianze!?Professor moriarty: -Eh!? Non dire sciocchezze! Stai zitta!Beatrice: -Lei, ha lasciato rubare la macchina scambia dna, da Fenwicke e scagnozzi… ma lo sa che mi avvicinai per vederla meglio e mi sono trasformato nella ragazza che vede!? :d Quel biondo a cui sta dando la caccia è mio fratello maggiore.Professor moriarty: -Che cosa!? Allora sei tu, Sherlock Holmes!Beatrice: -Da più di duecento anni, che dalle cascate di Reichemback, le ho detto che lei guarda ma non osserva e la stessa cosa fino alla nausea ed oltre ce l’avrò detto miliardi volte al mio grandissimo collega Watson: dprofessor moriarty: -e allora dov’è la cicatrice!?Beatrice: -Ma sotto il fard è ovvio… mi sono abbellito un po’, oh scusa non l’ho avvertita!?Professor moriarty *si rode il fegato e scappa via*.
La solitudine è il destino di chi si affida a ciò che sente e non ha ciò che vede!
Siamo stelle sparse nel cosmo, ognuno con i propri sogni, con il proprio destino ad inseguire un cuore, un volere, un infinito cammino.
Fare progetti non impediva al destino di tagliare il filo il giorno stabilito.