Dom Helder Pessoa Câmara – Sogno
Se uno sogna da solo, il suo rimane un sogno; se il sogno è fatto insieme ad altri, esso è già l’inizio della realtà.
Se uno sogna da solo, il suo rimane un sogno; se il sogno è fatto insieme ad altri, esso è già l’inizio della realtà.
Tra riverberi di stelle, liberi, volano i nostri sogni.
La fantasia è come l’aria e l’aria ci fa vivere: se ce n’è poca soffochi, se manca non respiri. I sogni sono fantasia e sognare è vivere.
Ci sono spettacoli che non possono essere descritti; ogni parola, ogni messaggio è di troppo per definire un mondo così fantastico come quello dei sogni.
Il problema è che mi stanco, mi stanco tanto, ormai. Per questo non ho più nemmeno la forza di immaginarmeli i sogni, figuriamoci viverli. Certo, ogni tanto sento il rimpianto per quella che era una meravigliosa capacità, quella di sognare, che si è poi persa nel tempo. Colpa della vita che, fin troppo spesso, riesce a mandare in frantumi anche il sogno, all’apparenza, più resistente. E sogno dopo sogno, succede che, semplicemente, poi si dura fatica a desiderare anche le cose più elementari. Forse perché poi l’unica cosa che ti rimane da volere davvero è un buon collante per tentare di tenere assieme, meglio che puoi, i cocci della tua esistenza.
Sospesa tra sogno e realtà, sorvolando gli abissi delle illusioni, mi aggrappo ad un raggio di luna e mi cibo di stelle. Un ricordo negli occhi, e subito appari a fianco del cuore, a bere con me poesia dal calice del senza tempo.
Io sogno realtà nella realtà da sogno che non ho!