Domenica Borghese – Vita
La vita è un giro di possibilità, e noi siamo una possibilità! Insieme o divisi? Questa è la libertà che ci è stata concessa, scegliersi o buttarsi via e perdersi.
La vita è un giro di possibilità, e noi siamo una possibilità! Insieme o divisi? Questa è la libertà che ci è stata concessa, scegliersi o buttarsi via e perdersi.
La vita è una lacrima che scende furtiva: tu fai di tutto per trattenerla, ma questa inesorabilmente ti scivola via.
La vita è così. Procediamo a piccoli passi. Rialziamo la testa e torniamo ad affrontare il volto feroce e sorridente del mondo. Diamo il nostro piccolo contributo alle maree del bene e del male che inondano e prosciugano la terra. Trasciniamo le nostre croci nella speranza di una nuova notte. Lanciamo i nostri cuori coraggiosi nelle promesse di un nuovo giorno con amore e struggimento. Perché fino a quando il destino ce lo consente, continuiamo a vivere. Che Dio ci aiuti. Che Dio ci perdoni. Continuiamo a vivere.
In questo mondo l’unica libertà è porre fine alla propria schiavitù.
Lontani da casa, dai loro affetti e dal loro “Porto sicuro”. Una scelta portata sicuramente dall’amore verso il prossimo, dalla forza interiore e da un cuore grande. Mogli e madri in attesa, figli che ricordano a malapena il volto dei loro padri. Coraggio! Tanto coraggio… Un’enorme dose di coraggio nei cuori di chi a casa aspetta. Altrettanto coraggio nei cuori di chi lotta, rischia aspettando di tornare. Uomini!? No… Anche se la loro è una scelta, io li ritengo eroi! Eroi che non siedono su una poltrona che li rende pieni di potere e ricchi, ma eroi che adempiono al loro dovere mettendo a rischio la loro vita. Eroi che non mangiano sulle spalle degli altri, ma che mettono in prima linea le loro vite per salvaguardare le nostre.
Non sono le superfici a fare il mondo ruvido, sono gli spigoli umani.
Perché influenzare un individuo vuol dire trasfondergli la propria anima. Egli non pensa pensieri naturalmente suoi, e non arde delle proprie naturali passioni. Le sue virtù non sono una realtà, e i suoi peccati, ammesso che i peccati esistano, sono presi a prestito. Diventa l’eco della musica di qualcun altro, l’attore di una parte che non fu scritta per lui. Lo scopo della vita è lo sviluppo del proprio io. Il completo sviluppo di se stessi – ecco la ragione d’essere di ognuno di noi. Gli uomini oggi hanno paura di se stessi. Hanno dimenticato i doveri più sacri; quelli che si hanno verso di sé. Sono caritatevoli. Nutrono chi ha fame, e vestono chi è nudo. Ma il loro spirito è affamato e ignudo. La nostra razza non ha più coraggio. Forse in fondo non ne ha mai avuto. Il terrore della società, che è la base della morale; il terrore di Dio, che è il segreto della religione: questi sono i sentimenti che ci dominano. Eppure io credo che se un uomo dovesse vivere la vita pienamente e completamente, desse forma a ogni sentimento, espressione a ogni pensiero, realtà a ogni sogno, credo che il mondo si rinsanguerebbe di un così puro fiotto di gioia, che dimenticheremmo tutte le malattie del medievalesimo, e torneremmo all’ideale ellenico – e forse a qualche cosa di migliore e di più ricco dell’ideale ellenico. Ma anche il più coraggioso di noi ha paura di se stesso. Le automutilazioni del selvaggio si ritrovano tragicamente nella autorepressione che martirizza la nostra vita. Siamo puniti per quello che rifiutiamo a noi stessi. Ogni impulso che tentiamo di soffocare, germoglia nella mente, e ci intossica. Il corpo pecca una volta, ed il peccato è finito, perché l’azione è un modo di purificazione. Non rimane che il ricordo del piacere, o la voluttà di un rimpianto. L’unico modo di liberarsi da una tentazione è cederle. Resistete, e vedrete la vostra anima intristire nel desiderio di ciò che s’è inibito, di ciò che le sue leggi mostruose hanno reso mostruoso e illegale. Dicono che i grandi eventi dell’umanità si svolgono nello spirito. Ed è nello spirito, solo nello spirito, che si commettono i grandi peccati dell’umanità.