Domenico Esposito Mito – Libri
Ho perso il “magico” dono della fede quando ho acquisito il magico dono della ragione.
Ho perso il “magico” dono della fede quando ho acquisito il magico dono della ragione.
Ma questo c’entra come i cavoli a merenda – perché ne parlo? Chiedetelo alla mia penna è lei a dominarmi, io non la domino.
I libri sono lenti e obsoleti, cortometraggi e immagini nel mondo in cui viviamo oggi sono perfetti.
Giochiamo a fare i rivoluzionari nei nostri piccoli spazi riservati e ci sentiamo pericolosi e importanti e poi alla prima occasione vera torniamo poveri minorenni senza una casa e senza un lavoro e senza soldi, senza la minima possibilità di incidere sulla nostra vita.
Eppure, quando se l’era vista davanti vestita solo di un lino finissimo e trasparente, i capelli acconciati alla maniera egiziana, gli occhi lucenti segnati di nero, le ciglia incredibilmente lunghe, il seno prepotente, tutto era svanito, le armate che lo cingevano d’assedio, la testa mozza di Pompeo, le subdole manovre di quei piccoli greci intriganti. Solo lei era rimasta, superba e tenera.
Scrittore è colui che è spettatore in questa vita.
Forse a volte non facciamo la cosa giusta perchè la cosa sbagliata ci sembra più rischiosa, e non volendo sembrare paurosi andiamo a fare la cosa sbagliata soltanto perchè è più pericolosa. Ci preoccupa di più non passare per paurosi che pensare con giudizio.(da “Il Cannocchiale d’Ambra”)