Douglas Adams – Libri
Con un’anitra di gomma non si è mai soli.
Con un’anitra di gomma non si è mai soli.
Savannah riprese a leggere. Recitò poesie per oltre un’ora, e ognuna era legata a una vicenda personale. Una ragazza, nata da genitori poveri nel South Carolina, era cresciuta scalza e abbronzata fra le paludi presso Colleton, aveva imparato a calcolare le stagioni in base alle migrazioni dei gamberi e degli uccelli selvatici e alla raccolta dei pomodori, aveva visto sorgere in sé la fiamma di una singolare personalità, aveva alimentato quella fiamma, aveva giurato a sé stessa di essere diversa, aveva sentito il linguaggio agitarsi in lei così come udiva le civette stridere in cima al granaio e i campanacci delle boe rintoccare nei canali. Poi il mondo era passato al contrattacco, come sempre, e la bambina, inerme e triste, aveva cominciato a battersi contro la ferocia e la crudeltà di quel mondo. Nelle ultime poesie, Savannah parlava dei suoi crolli, dei suoi demoni, della sua insania. Ne parlava con stupore e rispetto e accorante tristezza.
Trovai il numero che cercavo, un numero che mai avevo chiamato in vita mia. Premetti il tasto e incrociai le dita.”Pronto?”, rispose una voce simile al suono di campane dorate.”Rosalie?”, sussurrai. “Sono Bella. Ti prego. Devi aiutarmi”.
Per molte persone il mondo è incomprensibile nello stesso modo in cui è impossibile capire come il prestigiatore possa estrarre un coniglio da un cappello a cilindro che un attimo prima era assolutamente vuoto.
Non dire mai “non credo ai miei occhi”, ormai sono l’unica cosa cui possiamo credere.
Non esiste bene e male… esiste solo il potere e chi è troppo debole per usarlo!
Sai, a volte, mentre ti scrivo, provo una strana sensazione, totalmente fisica, come se prima di poterti parlare fossi costretto a vedere le parole che mi abbandonano in una lunga fila per giungere fino a te, per consegnarsi nelle tue mani.