Edvania Paes – Poesia
Le poesie sono sogni divenuti parole. Senza sogni non ci sono poesie.
Le poesie sono sogni divenuti parole. Senza sogni non ci sono poesie.
Ci sono, infatti, due categorie di poeti. I più grandi, i rari, i veri maestri, compendiano in sé l’umanità; senza preoccuparsi di sé o delle proprie passioni, annullando la loro personalità per assorbirsi in quella degli altri, essi riproducono l’Universo, il quale si riflette nelle loro opere scintillante, vario, molteplice, come un cielo specchiantensi tutt’intero nel mare, con tutte le sue stelle e tutto il suo azzurro. Ce ne sono altri a cui basta gridare per essere armoniosi, piangere per commuovere, parlare di sé per durare eterni. Forse, facendo altrimenti, non si sarebbero potuti spingere più lontano, ma, in mancanza dell’ampiezza, hanno l’ardore e l’estro, tanto che se fossero nati con un altro temperamento, non avrebbero forse avuto nessun genio.
Prima di guardare in alto bisogna guardarci dentro, il cielo si legge con gli occhi del anima.
Non chiedermi come prende forma una poesia, io, io scrivo quel che tormenta l’anima, scrivo di quel sordo battito del cuore troppo stanco, e di quei frammenti d’anima che. Puntualmente perdo per strada!
I poeti sognano amore impossibili. Gli amanti vivono nei sogni dei poeti.
Quando credi di essere in alto è giunta l’ora di spingersi più in la.
Ho ancora qualche pezzo di vita anch’io. Un pezzo qua. L’altro la. Chissà se un giorno si rincontreranno?