Edvania Paes – Stati d’Animo
Siano i tesori che le deiezioni andrebbero sotterrate. nel dubbio ho scavato una fossa dove depositare i miei sentimenti.
Siano i tesori che le deiezioni andrebbero sotterrate. nel dubbio ho scavato una fossa dove depositare i miei sentimenti.
Nelle fredde notti d’inverno, non c’è coperta più calda di un corpo umano.
Ci sono sintonie che non ritroverai mai più, occhi, labbra e carne che ti restano nell’animo tutta la vita, puoi anche importi di non pensarci di odiare, ma restano. Sono l’unica cosa che resta.
Spero che la macchina parta. Spero che il lavandino non sia ingorgato. Sono contento di non essermi scopato una studentessa. Sono contento di avere problemi ad andare a letto con le donne che non conosco. Sono contento di essere un idiota. Sono contento di non sapere niente. Sono contento di non essere ancora morto. Quando mi guardo le mani e vedo che sono ancora attaccate ai polsi, mi dico che sono fortunato.
Non si odia mai nessuno, l’odio è un vortice che ti tira giù negli inferi del male. Non rimuginare sulle cose negative che ti succedono, ti offuscano la mente e la vista, senza vedere che alla fine chi sta male sei tu.
Tentare di applicare la logica a un sentimento è come sperare di vendere dell’acqua all’oktober fest.
Vorrei che il mare diventasse marmoper camminarci sùfumando fino all’orizzonte…