Edvania Paes – Stati d’Animo
Quante pasticche di finto benessere dobbiamo mandare giù per sopprimere un dolore vero?
Quante pasticche di finto benessere dobbiamo mandare giù per sopprimere un dolore vero?
Ma tu mi avevi, avevi la mia amicizia, la mia presenza, avevi ogni mio pensiero, avevi il mio amore. Per troppe volte mi hai fatto male, io ero un sentiero, e tu ci hai camminato sopra, facendone solo terra. Fino a che, questo sentiero che hai calpestato è rifiorito, senza più te.
Scrivevo per evitare di impazzire. Scrivevo per spiegare a me stesso questa stramaledetta vita.
Aver scoperto che piaccio a poche persone in quest’ultimi periodi, provo un enorme piacere, tanto tale che mi si ci accarezza il cuore.
Ero nella quiete del mio cuore, ascoltavo i miei battiti. Frammenti di pensieri che si intrecciavano con delusione e rabbia. Fogli di giorni che andrebbero cancellati, momenti di sconforto e pochi di gioia vera. Ma il bello del mio cuore è anche questo: sentirsi sfinito, ma trovare sempre la forza per andare avanti.
Le persone non smettono mai di mancarci. Impariamo a vivere tenendoci dentro il grande vuoto della loro assenza.
Per ridere devo piangere, per volare devo strisciare, per amare devo soffrire, per vivere devo sognare.