Edvania Paes – Stati d’Animo
E mentre alcune persone riempiono la tua strada coi loro sassi. Gli alberi piangono e confezionano per te dei morbidi tappeti sui quali camminare.
E mentre alcune persone riempiono la tua strada coi loro sassi. Gli alberi piangono e confezionano per te dei morbidi tappeti sui quali camminare.
Guardo i fogli disordinatamente ammucchiati sul tavolo. Semplici fogli di carta su cui fisso i miei pensieri più reconditi. A volte frugo alla ricerca di un emozione sparita, ma che so si aver provato. Sarà stupido ma quei fogli, quel disordine sono la biblioteca del mio cuore.
Ho pensato di ringraziare i Maestri del Dolore che ho conosciuto. Sono finalmente grata per ogni ferita: quel sangue che ne è scaturito non era altro che un passaggio per la mia anima: mi sono liberata così.Se ora sono quello che sono, ma se soprattutto sarò quello che sarò, è a quelle ferite che lo devo.
Non voglio fare la parte dell’ubriacone; è soltanto che le cose che mi ricordo fanno venire una tale nausea.
La mia fragilità è la mia forza.
Che cosa vuoi che ti dica, che sono stata male, che mi sono sentita persa? Vuoi sapere quante notti ho passato a piangere e a dannarmi l’anima? Oppure vuoi sapere quanto in cuor mio ti ho aspettato. Potrei dirti tutto quello che vuoi, perché per me non cambierebbe una virgola. È il mio passato, un passato superato ormai. Ricordati però che non cambierebbe una virgola nemmeno per te. Tu non saresti in grado di capire ciò che dico, non saresticapace di comprendere le mie parole, ne di immaginare i miei stati d’animo in quei momenti. Se parlassi riempirei solo il tuo ego di merda e te ne andresti senza aver capito niente di tutto ciò che avresti dovuto capire.
Vivere o morire… cosa è meglio? Vivere rincorrendo con affanno la vita o morire perché non credi o non sopporti più la vita. Per convincermi canto Modugno: “Meraviglioso… ma come non ti accorgi di quanto il mondo sia meraviglioso… Meraviglioso perfino il tuo dolore potrà guarire poi meraviglioso… Ma guarda intorno a te che doni ti hanno fatto: ti hanno inventato il mare… Tu dici non ho niente… Ti sembra niente il sole… la vita… l’amore…”