Giuseppe Donadei – Stati d’Animo
Inizi pensando che c’è sempre tempo, continui nell’attesa di tempi migliori e alla fine non ti rimane altro che il tempo perduto.
Inizi pensando che c’è sempre tempo, continui nell’attesa di tempi migliori e alla fine non ti rimane altro che il tempo perduto.
Guardo i fogli disordinatamente ammucchiati sul tavolo. Semplici fogli di carta su cui fisso i miei pensieri più reconditi. A volte frugo alla ricerca di un emozione sparita, ma che so si aver provato. Sarà stupido ma quei fogli, quel disordine sono la biblioteca del mio cuore.
È di notte che si trovano le parole migliori, quelle che rendono l’impossibile assolutamente possibile. È nell’oscurità della notte che le paure vengono sconfitte dal coraggio, rendendoti quasi invincibile. È nel silenzio della notte che si trovano le parole giuste per dire cose che mai, alla luce del sole, si riuscirebbero neppure a pronunciare.
Vorrei tornar bambina. Sono tutti fieri di te quando sei piccola. La tua prima parola, i tuoi primi passetti, i tuoi capricci, le marachelle. È tutto bello! Nessuna predica, nessun “cosa ti passa per il cervello”? Sei libera, libera di pensare, di agire, di sbagliare. Perché a quell’età gli sbagli servono a capire e imparare cosa è giusto e cosa no. Poi cresci, e ad ogni tuo passo c’è qualcuno che ti dice, hai fatto la più grossa stronzata della tua vita. E tu ci credi. Cosi smetti di sbagliare, di imparare, di vivere, di essere felice.
Partorisco frasi che diventan belle figlie un po’ mignotte, diventan grandi e se ne vanno in giro per il mondo a far l’amore con tutti.
Oggi ho strappato una brutta pagina dal libro della mia vita, gettandola nell’apposito contenitore per rispettare l’ambiente, questo perché desidero tenere solo le cose belle che fino ad ora ho vissuto e che vivrò, se ne avrò la possibilità.
È un cicaleccio di spie la mia notte, porta il segno dell’allarme.