Edvania Paes – Viaggi e vacanze
Ho preparato la valigia. La guardo. Lei ride. Ride di me. Lei sa che si divertirà. Per lei sarà un carnevale. Farà da maschera. Si sentirà protagonista. Nel teatro delle mie vacanze.
Ho preparato la valigia. La guardo. Lei ride. Ride di me. Lei sa che si divertirà. Per lei sarà un carnevale. Farà da maschera. Si sentirà protagonista. Nel teatro delle mie vacanze.
Devo trovare una forma di pazzia più ragionevole, questa di parlare ai fantasmi, finirà per farmi diventare matta.
Ci sono silenzi che cullano e silenzi che urlano. Silenzi che raccontano e silenzi che omettono. Silenzi che ti riportano alla realtà e silenzi che ti fanno sognare. Solo chi sa ascoltare i silenzi può capirli.
Viaggiare non è spostarsi, è leggere quello che incontri.
Lei amava molte cose e persone, ma da lontano. Non consentiva a nessuno di avvicinarsi tropo. Viveva con la paura che qualcuno le portasse via il caos della sua solitudine.
Il vero alchimista è quello che riesce a trasformare una lacrima in un sorriso.
Ti ricordi? Ricordi quella crociera? Quella che abbiamo sognato di fare insiemi verso l’isola che non c’è? È passato tanto tempo. Quella nave è naufragata. Quel mare asciugato. L’isola popolata. Il ricordo è lontano. Il sogno svanito. Ci siamo svegliati. E pensare che l’avevo prenotata. Quella crociera.