Edvania Paes – Vita
La primavera è grigia. L’estate è fredda. La neve è nera. Solo l’autunno. È colore. Calore. Luce. Vita.
La primavera è grigia. L’estate è fredda. La neve è nera. Solo l’autunno. È colore. Calore. Luce. Vita.
Dovremmo scambiarci le posizioni che occupiamo e da cui guardiamo le diverse prospettive della vita per imparare a capirci davvero; come guardiamo ciò che viviamo?
Sempre mi sono chiesta se nella vita sia meglio essere spettatori o salire sul palcoscenico. Mi sono resa conto che attendere è “la procura in foglio bianco della propria vita” consegnata agli altri. Si sa, ognuno di noi è proprietario della propria vita, quindi bisogna trovare le forze che sono dentro noi stessi, come quella spinta provocata da un incontro con l’altro. Un incontro con chi ti propone una sfida a cui tu, liberamente, puoi rispondere “sì”, e quindi fai la mossa, improvvisi e sali sul palcoscenico. Non importa se avrai successo o meno, almeno avrai smesso di essere spettatrice.
Vi presento la vita: in un attimo tutto, in un attimo nulla.
La libertà vera è prima di tutto una condizione interiore.
Questa morale a cerchi sempre più strettipredicata da repressi e da bigottestringe la gola come manettein ipocriti e amorali moralismie spinge gli istinti in acque meno impuredove paludano i sogni e le fantasie.Ma… mentre il gregge reprime le sue vogliela trasgressione la trovi sulle sogliedi conventi libertini e sagrestie.
Qui ormai non condivide più niente nessuno, ché ci stanno portando via anche le mutande. Per cui quel poco che abbiamo ce lo teniamo stretto. Stiamo diventando egoisti. Ma solo per legittima difesa.