Elena Usai – Morte
Non c’è sangue ne carne di fronte all’eternità.
Non c’è sangue ne carne di fronte all’eternità.
Dei mali della vita ci si consola con la morte, e della morte con i mali della vita. Una gradevole situazione.
In ultima analisi, era la vostra concezione della morte che decide la nostra risposta a tutte le domande che la vita solleva.
Un morto cristiano è una tragedia…Un morto orientale è troppo lontano…Un morto islamico è un successo del nostro esercito…Un ricco morto è un andirivieni di eredità…Un povero morto è una triste storiella da raccontare al bar…Un giovane morto è vittima dell’alcool…Un adulto morto è vittima di un attentato…Un anziano morto è la prova che gli ospedali non funzionano…Un bambino morto è un’innocente…Un criminale morto, è un bene per la società…
E ancora, danzava con la morte e non si rendeva conto che era la vita nel cerchio di fuoco, fuori dal perimetro della folle ragione.
La morte terrena è l’inno più sublime ed eccelso alla vita eterna.
La fortuna non ti serve quando hai Dio dalla tua parte.