Elena Usai – Stati d’Animo
La fragilità dell’uomo è rivelata nei suoi gesti; che rivela attraverso quello che sta vivendo nell’estemporaneità.
La fragilità dell’uomo è rivelata nei suoi gesti; che rivela attraverso quello che sta vivendo nell’estemporaneità.
Cosi vicini e tuttavia cosi distanti.
Si parla tanto, si pensa poco, si sogna sempre.
Piove nel freddo di questa notte buia e tempestosa. Pensieri che inducono al suono della tua voce. Mi volto osservo voi, dolci mie rose, sature d’acqua gelida battente. Dissennato cerco riparo implorandovi calore, quel fuoco che udite nel mio cuore. Dolci rose, non indugiate, donatemi i suoi occhi, fatemi sentire le sue mani. Concedetemi ancora una volta le sue parole, poiché son assetato di lei. Fatemi vivere la sua anima non solo in un miraggio; mi necessita la sua goccia vitale, non questa tempesta.
Il brivido è un istinto vitale, serve a scrollarti di dosso il freddo, la paura, la realtà.
Che sia amore che sia dolore, gioia o lacrime quando attraversano la nostra esistenza e illogicamente in un modo e nell’altro svaniscono… lasciano un segno indelebile sulla nostra anima. In ogni modo ci cambiano e anche se non siamo pronti, e ci sentiamo fragili, il bagaglio dell’esperienza in qualche modo ci rende calcolatori spietati; bilance che equilibrano razionalità e sentimento incapaci di ascoltare il cuore e seguirlo.
A volte, per sentirci a posto, abbiamo bisogno pure di ciò che a parole non vogliamo, ma nei fatti rincorriamo.