Eleonora Scaldaferri – Sogno
Sogno e mi basta quello perché ho capito che la realtà non è mai all’altezza delle aspettative.
Sogno e mi basta quello perché ho capito che la realtà non è mai all’altezza delle aspettative.
Sogno di volare, ma il mio arcobaleno è così lontano… Sono così sperduta, ritroverò mai me stessa?
Li ho dotati di tutti i comfort, a tenuta stagna dal reale, immuni da contaminazioni. Ecco perché non riesco più a fuggire dai miei sogni, prigioniero volontario di mille vorrei.
Tutto ha inizio da un sogno.
Come le foglie noi non impariamo mai a volare sebbene l’ultima caduta l’ultima sembri una danza facile per chi giunge a morte percependo l’aria con gli occhi che rendono la disfatta nobile al pari di chi raggiunge un sogno.
In un angolo del campo di concentramento, a un passo da dove si innalzavano gli infami forni crematori, nella ruvida superficie di una pietra, qualcuno, chi?, aveva inciso con l’aiuto di un coltello forse, o di un chiodo, la più drammatica delle proteste: “Io sono stato qui e nessuno racconterà la mia storia”.
Avrei scritto un libro con il mio sogno. Ho perso solo pagine della mia vita.