Elias Canetti – Morte
Chi è ossessionato dalla morte, a causa d’essa diviene colpevole.
Chi è ossessionato dalla morte, a causa d’essa diviene colpevole.
Qualcuno si era impossessato della penna e aveva iniziato a scrivere il suo destino. Dopodiché quando la noia aveva avuto la meglio e smise di usare la penna, i fogli di quel quaderno rimasero bianchi, come la bara nella quale riposerà per sempre, per colpa di un Dio che aveva deciso di non continuare quella storia.
Sebbene molti muoiano da sciocchi, sono pochi gli sciocchi che muoiono.
Mi ero preparata per la sua assenza, ora mi preparo per la tua presenza.
Non bisogna ricordarsi delle persone a cui abbiamo voluto e continuiamo a volere bene solo un giorno all’anno, non servono mille fiori o candele, basta un pensiero quotidiano.
La morte… non è altro che un passaggio veloce fra due vite!
Era come guardare un teatro di comici subito dopo la fine della guerra: completamente inutile. Era il vuoto, l’assenza di ogni forma di emozione, o di sussulto vitale.