Elias Canetti – Morte
Chi è ossessionato dalla morte, a causa d’essa diviene colpevole.
Chi è ossessionato dalla morte, a causa d’essa diviene colpevole.
Se si cerca di far combaciare, di paragonare, le vite di chi è passato, sepolto, o quelle di chi oggi combatte contro il proprio reale torto, alle proprie idee personali e ai propri interessi, si insultano e si disonorano gli stessi morti che si crede di onorare.
L’abitudine a vivere non ci fa accettare la morte.
Cominciai a contare le mie mosse dal momento in cui la morte mi sfidò a scacchi.
Nulla è a vita, tranne la morte.
Ecco, quando penso alla vita di mia madre, quando penso a tante vite di persone che conosco, mi viene in mente proprio quest’immagine – fuochi che implodono invece di salire in alto.
Per chi, in vita, ha conosciuto le pene dell’inferno… La morte, sembra il miraggio d’un paradiso.