Elisa Palmieri – Tristezza
Tutto passa, anche i dolori più forti.
Tutto passa, anche i dolori più forti.
Era fantastico il modo nel quale mischiavi il tuo volto con sorrisi e delusioni, non sapevo come facevi ma non m’interessava. Le migliori cose non hanno spiegazione e se mai ce l’avessero potrebbero perdere il proprio fascino, come nasce un’arcobaleno? Così non mi ero mai chiesto cosa ti passava per la testa quando passavi dalla disperazione alla follia di sentirti felice.
Per essere felici bisogna saper rinunciare a ciò che ci rende felice.
Che c’è? C’è che sono le tre di notte e non ho voglia di spegnere la luce. Non ho voglia di ricominciare a pensare. Non ho voglia di addormentarmi con gli occhi bagnati. Non ho nemmeno voglia di svegliarmi domattina, perché la giornata sarà uguale a questa appena passata. E così scrivo, per cercare di buttar fuori qualcosa che tanto so già di non riuscire a fare. Che c’è? C’è che sono stanca. Stanca di vedere un grosso punto davanti alla mia vita. Così va. Da schifo. Non la spegnerò la luce stanotte!
A volte in amore si soffre… dopo tante lacrime bisogna pensare che forse questo dolore lo porta l’egoismo di non accettare e amare l’altro per com’è il vero amore non pretende ma accarezza e illumina… ama senza pretesa il resto verrà da solo…
Puoi trasformare il male in bene, basta volerlo.
Gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d’averne sparse tante.