Elisa Zolin – Cielo
Le persone guardano il cielo perché hanno sete d’infinito.
Le persone guardano il cielo perché hanno sete d’infinito.
Quante volte in cielo io vorrei guardaresperando che nessunoquel momento mi faccia pagare.
Tanto tuonò che piovve.
Tanto tuonò che piovve.
Se ti svegli e vedi il cielo luminoso, sarai più gioioso.
Appoggerò quel mio sguardo al cielo dove immaginandoti il tuo profumo ricorderò e tra spuma di mare e quei suoi tanti scogli le sue onde disegneranno i nostri passi, mi fermo ed un brivido di vento sfiora la mia schiena ritrovandoci così in un eterno abbraccio.
Ti adoro notte, in dolce alcova di tormenti accarezzi questo mio silenzio senza promesse.
Quante volte in cielo io vorrei guardaresperando che nessunoquel momento mi faccia pagare.
Tanto tuonò che piovve.
Tanto tuonò che piovve.
Se ti svegli e vedi il cielo luminoso, sarai più gioioso.
Appoggerò quel mio sguardo al cielo dove immaginandoti il tuo profumo ricorderò e tra spuma di mare e quei suoi tanti scogli le sue onde disegneranno i nostri passi, mi fermo ed un brivido di vento sfiora la mia schiena ritrovandoci così in un eterno abbraccio.
Ti adoro notte, in dolce alcova di tormenti accarezzi questo mio silenzio senza promesse.
Quante volte in cielo io vorrei guardaresperando che nessunoquel momento mi faccia pagare.
Tanto tuonò che piovve.
Tanto tuonò che piovve.
Se ti svegli e vedi il cielo luminoso, sarai più gioioso.
Appoggerò quel mio sguardo al cielo dove immaginandoti il tuo profumo ricorderò e tra spuma di mare e quei suoi tanti scogli le sue onde disegneranno i nostri passi, mi fermo ed un brivido di vento sfiora la mia schiena ritrovandoci così in un eterno abbraccio.
Ti adoro notte, in dolce alcova di tormenti accarezzi questo mio silenzio senza promesse.