Elisabetta Barbara De Sanctis – Desiderio
A pochi è riservato il piacere di amarmi. A tutti gli altri concedo solo il privilegio di odiarmi.
A pochi è riservato il piacere di amarmi. A tutti gli altri concedo solo il privilegio di odiarmi.
Siamo tutti in cerca dell’isola che non c’è, cioè in cerca di quel qualcosa che ci manca. Allora tutto ciò che abbiamo come dovremmo considerarlo? Secondo me siamo già su quell’isola, solo che non ce ne rendiamo conto.
Ti mangio la fame quando le ossa, sazie, ci divorano la carne.
Pianto sogni nel giardino della vita, in un podere di preghiere, li innaffio con acqua di speranza. I buoni desideri si realizzano.
Io voglio persone che si prendono cura di me no che mi facciano ammalare della loro pazzia.
Lei è così non puoi odiarla perché ne hai bisogno, non puoi averla perché già ti appartiene, non puoi abituarti a lei perché fiorisce ed appassisce in continuazione. Corrotti nel corpo e nell’anima, fino al midollo. Sublime, maledetto, congenito tarlo.
Urlo forte forte, fino a sentir dolore alla gola, perché è forte, fortissimo il desiderio di te, è impossibile fare a meno di te.