Elsa Morante – Libri
Il presente mi pareva un’epoca perenne, come una festa di fate.
Il presente mi pareva un’epoca perenne, come una festa di fate.
L’ispirazione non da preavvisi.
In quel periodo Mayu… diventava sempre più bella. E il mio cuore batteva per lei ogni giorno.
Con la lettura, spesso, non si sa dove si va a finire.
Guai al libro che si può leggere senza interrogarsi per tutto il tempo sull’autore!
E così gli orsi sono in grado di fabbricarsi la propria anima…
Anni e anni dopo la guerra, dopo i matrimoni, i figli, i divorzi, i libri, era venuto a Parigi con la moglie.Le aveva telefonato. Sono io. Lei l’aveva riconosciuto dalla voce. Le aveva detto: volevo solo sentire la tua voce. Lei aveva detto: ciao, sono io.Era intimidito, aveva paura come prima, la voce improvvisamente gli tremava e in quel tremito, improvvisamente, lei aveva ritrovato l’accento cinese.Lui sapeva che lei aveva cominciato a scrivere libri, l’aveva saputo dalla madre incontrata a Saigon. Sapeva anche del fratello piccolo, disse che ne aveva sofferto pensando a lei.E poi sembrava che non avesse altro da dire. Ma poi glielo aveva detto.Le aveva detto che era come prima, che l’amava ancora, che non avrebbe potuto mai smettere d’amarla, che l’avrebbe amata fino alla morte.