Émile Michel Cioran – Religione
Dio: una malattia dalla quale immaginiamo di essere stati curati perché nessuno ai nostri giorni ne rimane vittima.
Dio: una malattia dalla quale immaginiamo di essere stati curati perché nessuno ai nostri giorni ne rimane vittima.
Grazie per quello che mi stai dando e per quello che mi darai sempre tuo debitore o mio Signore.
Per San Serafino si assaggia il botticino.
Sia sempre nel nostro cuore e sulla nostra bocca la meditazione della sapienza e la nostra lingua esprima la giustizia.
Pure i delinquenti, gli infami, persino gli atei, prima o poi, giungeranno le mani e pregheranno affinché il destino anche solo per un attimo, sia misericordioso, nei loro confronti.
A Dio non importa quanto sia piena di castighi la vita, non esistessero lacrime, non esisterebbe preghiera.
Lo spirito religioso si adatta ad ogni nuova scoperta, dopo averla demonizzata di anatema. Rettifica, riscrive, reinterpreta. […] La logica clericale macina ogni contraddizione e annulla la rimozione di ieri, ormai inservibile, con nuove e più sofisticate rimozioni.