Emilio Fornasa – Società
La legge è uguale per tutti. Gli avvocati e i giudici no.
La legge è uguale per tutti. Gli avvocati e i giudici no.
Il Grande Fratello orwelliano della nostra realtà è la massa, una mera moltitudine di amorfi rancorosi frustrati dalle loro squallide convenzioni ipocrite. Prima si battono per i loro presunti diritti, poi trascorrono le vite in sterili e becere litanie.
Nel circo del mondo a comandare sono i pagliacci, innaturali e incapaci di un sorriso, e di far ridere.
Un tempo la gente era ignorante e per fregarla bastavano poche leggi, oggi la gente è molto più colta ed informata, ecco perché il numero delle leggi è cresciuto a dismisura.
Qualunque cosa cercherai, nel nostro folclore non troverai dei cavalieri. Tutt’al più dei banditi, cioè ladri, ben motivati socialmente.
C’è un Italia che preoccupa, e un’Italia che trasmette positività. Non è solo la moda o l’auto che trascina l’economia.
I Macedoni credono bello che le ragazze siano amate e si uniscano con un uomo prima di sposarsi, ma brutto dopo che si siano sposate; per i Greci è brutta tanto l’una cosa che l’altra… i Massageti fanno a pezzi i genitori e li mangiano e si crede che sia una tomba bellissima venir seppelliti nei propri figli; se invece in Grecia qualcuno facesse questo, sarebbe scacciato e dovrebbe morire coperto di vergogna per aver commesso un’azione brutta e terribile. I Persiani giudicano bello che anche gli uomini si adornino come le donne e che si congiungano con la figlia, la madre e la sorella: i Greci invece giudicano queste azioni brutte e immorali;.