Emily Brontë – Libri
Non voglio giacere là tutta sola;possono seppelirmi a quattro metri di profondità,la chiesa intera può crollarmi addosso,ma non avrò pace se tu non sarai con me… mai!
Non voglio giacere là tutta sola;possono seppelirmi a quattro metri di profondità,la chiesa intera può crollarmi addosso,ma non avrò pace se tu non sarai con me… mai!
Era come un’onda violenta e inaspettata. Matilda si dibatteva nell’acqua, a volte si sentiva completamente sommersa e temeva che sarebbe annegata. Poi l’onda si ritirava e lei s’illudeva che non sarebbe più tornata, ma non era così.
“Perché leggi”, per me, non potrà mai essere una domanda. È come chiedere a qualcuno perché mangia. Leggo perché scrivo. E leggere di altri è una continua scoperta, una continua lezione, un piacere, un soffio d’aria, un morso bello pieno, una sorsata d’acqua. È un dialogo. Io scrivo, loro scrivono, qualcuno mi leggerà, io leggo loro. È uno scambio di vite. Leggo perché dono la vita: i personaggi hanno bisogno di me, per vivere. Leggo perché è una rinascita: una vita sola non basta ed io vivo sempre di nuovo e di più, attraverso di loro.
L’immortalità è racchiusa tra le pagine di un libro.
Dobbiamo ascoltare il bambino che eravamo un tempo e che ancora esiste in noi. Questo bimboè in grado di capire gli istanti magici. Noi sappiampo come soffocarne il pianto, ma non possiamo far tacere la sua voce.
Gli uomini sono come i libri, spesso la bellezza della loro copertina è inversamente proporzionale al loro contenuto, ma dalla vetrina dell’immensa libreria che è la vita non capisci la fregatura; quella si svela pian piano mentre lo leggi, e quando ti accorgi che stai perdendo il tuo tempo spesso è troppo tardi per rimediare. L’unica salvezza è trovare il lato comico della cosa. La bellezza salverà il mondo, ma solo l’ironia può salvare l’uomo.
Gli abitanti di Little Hangleton la chiamavano ancora Casa Riddle, anche se erano passati tanti anni da quando i Riddle ci abitavano. Si trovava sulla collina che dominava il villaggio: alcune delle finestre erano inchiodate, al tetto mancavano delle tegole e l’edera cresceva incolta sulla facciata. Un tempo Casa Riddle era stata una dimora elegante, certo l’edificio più vasto e grandioso nel raggio di chilometi, ma ora era umida, desolata e disabitata.Gli Hangletoniani convenivano tutti che la vecchia casa era “sinistra”. Mezzo secolo prima, qualcosa di strano e terribile era successo là dentro, qualcosa di cui gli abitanti più anziani amavano ancora discutere quando erano a corto di pettegolezzi.