Emily Brontë – Libri
Non voglio giacere là tutta sola;possono seppelirmi a quattro metri di profondità,la chiesa intera può crollarmi addosso,ma non avrò pace se tu non sarai con me… mai!
Non voglio giacere là tutta sola;possono seppelirmi a quattro metri di profondità,la chiesa intera può crollarmi addosso,ma non avrò pace se tu non sarai con me… mai!
E questo è l’inizio.
In questo gioco è lui che detta le regole, e io semplicemente un pedina tra le sue mani.
Se un medico avesse assistito al parto, forse avrebbe potuto fermare l’emoraggia che uccise Penélope mentre lei graffiava la porta sbarrata urlando e dall’altra parte dell’uscio suo padre piangeva in silenzio e la madre lo fissava terrorizzata. (…) Quando aprirono la porta e trovarono Penélope morta in una pozza di sangue, con una creatura livida tra le braccia, nessuno ebbe il coraggio di parlare.
Evidentemente, chi è immortale impara a essere paziente.
La letteratura non deve risolvere i problemi, semmai segnalarli… Consciamente o no, uno scrittore coglie i segni e intuisce i tempi che verranno.
Tutto è già cominciato prima, la prima riga della prima pagina di ogni racconto si riferisce a qualcosa che è già accaduto fuori dal libro.