La morte come un viaggio senza ritorno, da affrontare con gioiosa e tranquilla disciplina, senza addii chiassosi, senza dimenticare la bellezza di ciò che abbiamo vissuto, con la curiosità delle “nuove specie” che potremo conoscere e con la speranza che una brezza propizia possa un giorno portarci quelli che abbiamo amato.
Si nasce e si muore in un giorno in cui tu non sei presente.
Il mondo non finirà con un grido di dolore, ma con un piagnisteo.
La nascita è il sonno dell’anima, è l’oblio; la morte è il risveglio.
Non possiamo non morire, in compenso possiamo scegliere come vivere.
Parliamone.Credi davvero che io sia un nemico malvagio?Quando io arrivo, nei cuori degli uomini, comincia a fare un freddo polare, ed io mi chiedo perché?Lo sai, è da quando ci sei tu, che esisto anche io, eppure tu non ti sei mai interessato a me. Non mi hai mai prestato attenzione, se non sguardi carichi di odio e rancore.Vorrei chiarire una cosa, una volta per tutte.Io non mai ucciso nessuno.Chiaro!?Io sono solo un ponte, dannazione!Un semplice, sorpassato e vecchissimo ponte!
Dicono che tra non molto il genere umano scomparirà, comunque noi per l’occasione l’avremo già preceduto.