Enrico Coraci – Guerra & Pace
L’uomo ogni giorno crea lo stesso oggetto per cui mettersi in guerra e lo stesso oggetto con cui potersi uccidere. Il denaro e le armi.
L’uomo ogni giorno crea lo stesso oggetto per cui mettersi in guerra e lo stesso oggetto con cui potersi uccidere. Il denaro e le armi.
Se non riesci a combattere nelle battaglie di tutti i giorni come vincerai le guerre della tua vita?
La guerra è una radice del male, semina morte, miete tante vittime e il raccolto è sempre scarso.
Per chi viene sconfitto la guerra è una brutta storia, da dimenticare. Per chi vince diventa “la storia”, da scrivere e ricordare.
La cultura della pace o della guerra comincia a casa nostra, poi si allarga e si passa alle case dei nostri vicini, estendendosi a quelle della nostra villa, del nostro paese, della nostra città e della nostra comune fino a propagarsi come un’onda possente per tutta la nazione, finendo per influenzare i popoli di tante altre nazioni del mondo. Ed è per questo, proprio per questo, che tanto l’una come l’altra dipende da noi, solo da noi… da ognuno di noi.
Il mondo è bello, la vita è bella. Signori la smettete di giocare alla guerra!
Ogni volta che un soldato muore tutti urlano che è scandaloso (?)… Finché i soldati stanno nelle caserme in Italia ad annoiarsi è tutto ok, poi vanno in guerra (ma và?) e devono tornare subito a casa. Il fornaio fa il pane, il soldato le guerre. Quando muoiono gli operai chi deve tornare a casa?