Enrico Ruggieri – Stati d’Animo
Aprendo gli occhi al mattino a volte mi sento niente, ho solo il brillante sentimento di non essere qui!
Aprendo gli occhi al mattino a volte mi sento niente, ho solo il brillante sentimento di non essere qui!
Forse anche domani sarà come oggi, un’altro giorno in attesa del giorno peggiore.
Se scuoti un paese ne esce fuori invidia e ti avanza una buona dose di ignoranza.
Certe persone non tollerano in altri la serenità, la gioia, la semplicità, sembra che la loro soddisfazione sia quella di vedere negli altri il riflesso del loro dolore!
Prima di me tu, il resto sono attimi di vita cha passano, possono lasciare il segno o farti solo crescere.
Questa scrittura mi miete addosso ecchimosi vistose. Le parole mi tagliano con la precisione di un chirurgo, mi cospargono, subito, di rosso e mi restano, poi, blu e viola a slabbrarmi i primi righi del mentale. Tendere a farmi suturare da consonanti faccendiere che si prodigano a rattoppare le ferite dei significati e dei destinatari mancati. Smagliature e solchi profondi nel tessuto labile di un’emozione recisa.
Non voglio essere forte, se ad esserlo, il caso mi pone la fragilità. Ed esserlo, lo si è senza prove, senza testimonianze.
Forse anche domani sarà come oggi, un’altro giorno in attesa del giorno peggiore.
Se scuoti un paese ne esce fuori invidia e ti avanza una buona dose di ignoranza.
Certe persone non tollerano in altri la serenità, la gioia, la semplicità, sembra che la loro soddisfazione sia quella di vedere negli altri il riflesso del loro dolore!
Prima di me tu, il resto sono attimi di vita cha passano, possono lasciare il segno o farti solo crescere.
Questa scrittura mi miete addosso ecchimosi vistose. Le parole mi tagliano con la precisione di un chirurgo, mi cospargono, subito, di rosso e mi restano, poi, blu e viola a slabbrarmi i primi righi del mentale. Tendere a farmi suturare da consonanti faccendiere che si prodigano a rattoppare le ferite dei significati e dei destinatari mancati. Smagliature e solchi profondi nel tessuto labile di un’emozione recisa.
Non voglio essere forte, se ad esserlo, il caso mi pone la fragilità. Ed esserlo, lo si è senza prove, senza testimonianze.
Forse anche domani sarà come oggi, un’altro giorno in attesa del giorno peggiore.
Se scuoti un paese ne esce fuori invidia e ti avanza una buona dose di ignoranza.
Certe persone non tollerano in altri la serenità, la gioia, la semplicità, sembra che la loro soddisfazione sia quella di vedere negli altri il riflesso del loro dolore!
Prima di me tu, il resto sono attimi di vita cha passano, possono lasciare il segno o farti solo crescere.
Questa scrittura mi miete addosso ecchimosi vistose. Le parole mi tagliano con la precisione di un chirurgo, mi cospargono, subito, di rosso e mi restano, poi, blu e viola a slabbrarmi i primi righi del mentale. Tendere a farmi suturare da consonanti faccendiere che si prodigano a rattoppare le ferite dei significati e dei destinatari mancati. Smagliature e solchi profondi nel tessuto labile di un’emozione recisa.
Non voglio essere forte, se ad esserlo, il caso mi pone la fragilità. Ed esserlo, lo si è senza prove, senza testimonianze.