Ernest Hemingway – Libri
Uno scrittore dovrebbe sforzarsi di scrivere una cosa in modo tale da farla diventare parte dell’esperienza di coloro che la leggono.
Uno scrittore dovrebbe sforzarsi di scrivere una cosa in modo tale da farla diventare parte dell’esperienza di coloro che la leggono.
Non mi piace fare le prediche, ma un po’ più di persone dovrebbero iniziare a spendere tanto tempo in libreria quanto ne passano sui campi di basket.
È necessario comparare la vita ad uno slancio, perché nessun’altra immagine, tratta dal mondo fisico, vale a esprimerne con altrettanta approssimazione l’essenza. Tale è la mia vita interiore e tale è pure la vita in generale. Se, nel suo contatto con la materia, la vita è paragonabile a un impulso o a uno slancio, considerata in se stessa, essa è un’immensità di virtualità, un compenetrarsi reciproco di migliaia di tendenze: le quali, tuttavia, saranno “migliaia” solo quando verranno rese esteriori le une alle altre, ossia spazializzate. Allo stesso modo, di un sentimento poetico esprimentesi in strofe, in versi, in parole distinte, si può dire che esso conteneva in sé tale molteplicità di elementi particolari, e che tuttavia, chi l’ha prodotto è stata la materialità del linguaggio. Ma attraverso le parole, i versi, le strofe, circola l’ispirazione indivisibile che costituisce l’unità del poema.
Nulla al mondo è paragonabile all’ira funesta di una donna senza torta al cioccolato.
Quando stai male, quando vedi nero, quando non hai futuro, quando non hai niente da perdere, quando… ogni istante è un peso immenso. Insostenibile. E sbuffi in continuazione. E vorresti in tutti i modi liberartene. In qualsiasi modo. Nel più semplice, nel più vigliacco, senza rimandare a domani di nuovo questo pensiero: lei non c’è. Non c’è più.
Le buone letture sono atemporalmente un fecondo sguardo sul mondo che accolgono ed aprono in sé passato, presente e futuro.
Di tanto in tanto avremmo davvero bisogno di essere stranieri a noi stessi. Dimodoché la luce nascosta nella nostra anima illumini ciò che esiste intorno a noi.
Non mi piace fare le prediche, ma un po’ più di persone dovrebbero iniziare a spendere tanto tempo in libreria quanto ne passano sui campi di basket.
È necessario comparare la vita ad uno slancio, perché nessun’altra immagine, tratta dal mondo fisico, vale a esprimerne con altrettanta approssimazione l’essenza. Tale è la mia vita interiore e tale è pure la vita in generale. Se, nel suo contatto con la materia, la vita è paragonabile a un impulso o a uno slancio, considerata in se stessa, essa è un’immensità di virtualità, un compenetrarsi reciproco di migliaia di tendenze: le quali, tuttavia, saranno “migliaia” solo quando verranno rese esteriori le une alle altre, ossia spazializzate. Allo stesso modo, di un sentimento poetico esprimentesi in strofe, in versi, in parole distinte, si può dire che esso conteneva in sé tale molteplicità di elementi particolari, e che tuttavia, chi l’ha prodotto è stata la materialità del linguaggio. Ma attraverso le parole, i versi, le strofe, circola l’ispirazione indivisibile che costituisce l’unità del poema.
Nulla al mondo è paragonabile all’ira funesta di una donna senza torta al cioccolato.
Quando stai male, quando vedi nero, quando non hai futuro, quando non hai niente da perdere, quando… ogni istante è un peso immenso. Insostenibile. E sbuffi in continuazione. E vorresti in tutti i modi liberartene. In qualsiasi modo. Nel più semplice, nel più vigliacco, senza rimandare a domani di nuovo questo pensiero: lei non c’è. Non c’è più.
Le buone letture sono atemporalmente un fecondo sguardo sul mondo che accolgono ed aprono in sé passato, presente e futuro.
Di tanto in tanto avremmo davvero bisogno di essere stranieri a noi stessi. Dimodoché la luce nascosta nella nostra anima illumini ciò che esiste intorno a noi.
Non mi piace fare le prediche, ma un po’ più di persone dovrebbero iniziare a spendere tanto tempo in libreria quanto ne passano sui campi di basket.
È necessario comparare la vita ad uno slancio, perché nessun’altra immagine, tratta dal mondo fisico, vale a esprimerne con altrettanta approssimazione l’essenza. Tale è la mia vita interiore e tale è pure la vita in generale. Se, nel suo contatto con la materia, la vita è paragonabile a un impulso o a uno slancio, considerata in se stessa, essa è un’immensità di virtualità, un compenetrarsi reciproco di migliaia di tendenze: le quali, tuttavia, saranno “migliaia” solo quando verranno rese esteriori le une alle altre, ossia spazializzate. Allo stesso modo, di un sentimento poetico esprimentesi in strofe, in versi, in parole distinte, si può dire che esso conteneva in sé tale molteplicità di elementi particolari, e che tuttavia, chi l’ha prodotto è stata la materialità del linguaggio. Ma attraverso le parole, i versi, le strofe, circola l’ispirazione indivisibile che costituisce l’unità del poema.
Nulla al mondo è paragonabile all’ira funesta di una donna senza torta al cioccolato.
Quando stai male, quando vedi nero, quando non hai futuro, quando non hai niente da perdere, quando… ogni istante è un peso immenso. Insostenibile. E sbuffi in continuazione. E vorresti in tutti i modi liberartene. In qualsiasi modo. Nel più semplice, nel più vigliacco, senza rimandare a domani di nuovo questo pensiero: lei non c’è. Non c’è più.
Le buone letture sono atemporalmente un fecondo sguardo sul mondo che accolgono ed aprono in sé passato, presente e futuro.
Di tanto in tanto avremmo davvero bisogno di essere stranieri a noi stessi. Dimodoché la luce nascosta nella nostra anima illumini ciò che esiste intorno a noi.