Eros Alejandro Vitale – Vita
È vero che nella mia vita non posso selezionare chi incontrerò, ma sono più che sicuro di chi scarterò.
È vero che nella mia vita non posso selezionare chi incontrerò, ma sono più che sicuro di chi scarterò.
Gioca e rigioca alla lotteria della vita, i numeri che attendi attendono a loro volta d’esser pescati da una mano che crede in loro. La fortuna è la figlia più caparbia della vita, sceglie quali suoi depositari solo uomini che le abbiano dimostrata fiducia.
Una vita disonesta ha una sorte funesta.
Per chi sceglie il bene lo troverà anche in chi gli fa del male, volerà al di sopra di ogni testa, la sua strada non sarà mai sporcata e filtrerà, nonostante gli eventi contrari, sempre quella luce di positività che lo conforterà e riscalderà, allora si potrà parlare di vivere e non di sopravivere.
La vita è un tempo che chiede sempre ancora tempo.Un tempo… che alla fine non ti basterà.
Un’insegnante chiese agli scolari della sua prima elementare di disegnare qualcosa per cui sentissero di ringraziare il Signore. Pensò quanto poco di cui essere grati in realtà avessero questi bambini provenienti da quartieri poveri. Ma sapeva che quasi tutti avrebbero disegnato panettoni o tavole imbandite.L’insegnante fu colta di sorpresa dal disegno consegnato da Tino: una semplice mano disegnata in maniera infantile.Ma la mano di chi?La classe rimase affascinata dall’immagine astratta. “Secondo me è la mano di Dio che ci porta da mangiare” disse un bambino. “Un contadino” disse un altro, “perché alleva i polli e le patatine fritte”.Mentre gli altri erano al lavoro, l’insegnante si chinò sul banco di Tino e domandò di chi fosse la mano. “È la tua mano, maestra” mormorò il bambino.Si rammentò che tutte le sere prendeva per mano Tino, che era il più piccolo e lo accompagnava all’uscita. Lo faceva anche con altri bambini, ma per Tino voleva dire molto.Hai mai pensato al potere immenso delle tue mani?
Un giorno ti sorgeranno dei dubbi. Nelle nostre giornate cerchiamo di sostenere e confortare le mentalità delle persone che ci circondano. Ma alla fine ciò che doniamo non è altro che una nostra piccola cessione di sostegno psicologico. In realtà l’esperienza ti farà capire che fidarsi non e mai stata una decisione saggia.
Gioca e rigioca alla lotteria della vita, i numeri che attendi attendono a loro volta d’esser pescati da una mano che crede in loro. La fortuna è la figlia più caparbia della vita, sceglie quali suoi depositari solo uomini che le abbiano dimostrata fiducia.
Una vita disonesta ha una sorte funesta.
Per chi sceglie il bene lo troverà anche in chi gli fa del male, volerà al di sopra di ogni testa, la sua strada non sarà mai sporcata e filtrerà, nonostante gli eventi contrari, sempre quella luce di positività che lo conforterà e riscalderà, allora si potrà parlare di vivere e non di sopravivere.
La vita è un tempo che chiede sempre ancora tempo.Un tempo… che alla fine non ti basterà.
Un’insegnante chiese agli scolari della sua prima elementare di disegnare qualcosa per cui sentissero di ringraziare il Signore. Pensò quanto poco di cui essere grati in realtà avessero questi bambini provenienti da quartieri poveri. Ma sapeva che quasi tutti avrebbero disegnato panettoni o tavole imbandite.L’insegnante fu colta di sorpresa dal disegno consegnato da Tino: una semplice mano disegnata in maniera infantile.Ma la mano di chi?La classe rimase affascinata dall’immagine astratta. “Secondo me è la mano di Dio che ci porta da mangiare” disse un bambino. “Un contadino” disse un altro, “perché alleva i polli e le patatine fritte”.Mentre gli altri erano al lavoro, l’insegnante si chinò sul banco di Tino e domandò di chi fosse la mano. “È la tua mano, maestra” mormorò il bambino.Si rammentò che tutte le sere prendeva per mano Tino, che era il più piccolo e lo accompagnava all’uscita. Lo faceva anche con altri bambini, ma per Tino voleva dire molto.Hai mai pensato al potere immenso delle tue mani?
Un giorno ti sorgeranno dei dubbi. Nelle nostre giornate cerchiamo di sostenere e confortare le mentalità delle persone che ci circondano. Ma alla fine ciò che doniamo non è altro che una nostra piccola cessione di sostegno psicologico. In realtà l’esperienza ti farà capire che fidarsi non e mai stata una decisione saggia.
Gioca e rigioca alla lotteria della vita, i numeri che attendi attendono a loro volta d’esser pescati da una mano che crede in loro. La fortuna è la figlia più caparbia della vita, sceglie quali suoi depositari solo uomini che le abbiano dimostrata fiducia.
Una vita disonesta ha una sorte funesta.
Per chi sceglie il bene lo troverà anche in chi gli fa del male, volerà al di sopra di ogni testa, la sua strada non sarà mai sporcata e filtrerà, nonostante gli eventi contrari, sempre quella luce di positività che lo conforterà e riscalderà, allora si potrà parlare di vivere e non di sopravivere.
La vita è un tempo che chiede sempre ancora tempo.Un tempo… che alla fine non ti basterà.
Un’insegnante chiese agli scolari della sua prima elementare di disegnare qualcosa per cui sentissero di ringraziare il Signore. Pensò quanto poco di cui essere grati in realtà avessero questi bambini provenienti da quartieri poveri. Ma sapeva che quasi tutti avrebbero disegnato panettoni o tavole imbandite.L’insegnante fu colta di sorpresa dal disegno consegnato da Tino: una semplice mano disegnata in maniera infantile.Ma la mano di chi?La classe rimase affascinata dall’immagine astratta. “Secondo me è la mano di Dio che ci porta da mangiare” disse un bambino. “Un contadino” disse un altro, “perché alleva i polli e le patatine fritte”.Mentre gli altri erano al lavoro, l’insegnante si chinò sul banco di Tino e domandò di chi fosse la mano. “È la tua mano, maestra” mormorò il bambino.Si rammentò che tutte le sere prendeva per mano Tino, che era il più piccolo e lo accompagnava all’uscita. Lo faceva anche con altri bambini, ma per Tino voleva dire molto.Hai mai pensato al potere immenso delle tue mani?
Un giorno ti sorgeranno dei dubbi. Nelle nostre giornate cerchiamo di sostenere e confortare le mentalità delle persone che ci circondano. Ma alla fine ciò che doniamo non è altro che una nostra piccola cessione di sostegno psicologico. In realtà l’esperienza ti farà capire che fidarsi non e mai stata una decisione saggia.