Ho vent’anni, ne faccio di ragazzate, ma mia madre ancora oggi, ogni tanto viene da me con un cucchiaino e imboccandomi, dice: “questa è la vitamina d, devi prenderla una volta a settimana. Niente storie.” Sono felice di essere il classico ragazzo mammone napoletano.
Non sempre le parole danno voce all’anima, come non ci sono occhi abbastanza grandi per chi non vuol vedere.
A governare l’universo è un meccanismo, una regola immutabile con cui noi non potremo mai comunicare o creare compromessi; le nostre preghiere non verranno ascoltate né tantomeno accolte, i nostri cenni di sfida verranno ignorati e infine sepolti.
Ci sono persone vive, che non sanno vivere e non vivranno mai.
Con le parole costruiamo castelli di sabbia, facciamo prendere forma ai sogni, evadiamo dalle situazioni intricate, spezziamo catene che ci tengono legati ad una vita troppo abitudinaria e monotona, con le parole impariamo a volare e possiamo creare qualsiasi cosa che ci salva da una realtà troppo spesso cruda.
1€… 10€… 100€… 1000€… 10000€… 100000€… 10000000€… non faranno mai un uomo, ma solo una mente schiava.
E sono frammenti che restano. Si conficcano nella pelle e lentamente nell’anima affondano.