Fabio Privitera – Abbandonare
Ci conoscemmo così profondamente da dimenticare chi eravamo stati l’uno per l’altra, e da perdere di vista quell’idea di eternità che avevamo accarezzato mentre ci eravamo ancora ignoti.
Ci conoscemmo così profondamente da dimenticare chi eravamo stati l’uno per l’altra, e da perdere di vista quell’idea di eternità che avevamo accarezzato mentre ci eravamo ancora ignoti.
Mi abbandono volentieri, a momenti di follia! Diciamo “spensierati” torno un po’ bambina, faccio la comica, l’attrice… il risultato è che i miei figli mi guardano perplessi… poi ridono anche loro!
E poi per un istante la verità ti si fa d’avanti agli occhi, è il terrore nella testa, l’angoscia ti pervade, vuoi ritornare nelle tue tenere illusioni ma ormai è tardi. È come essere buttati nudi sotto la pioggia, dopo il tenero torpore di vane finzioni. Consapevoli, che nessuno questa volta ti porgerà un ombrello, ti offrirà un riparo. Soli. Abbandonati.
Appari di sbieco per non mostrare la tua debolezza ma nel farlo mostri più di…
E poi rimasi così. Folgorata dal passaggio fra il tutto e il nulla. Abbandonata in…
Meglio non credere a chi ritorna. Chi se ne è andato la prima volta lo fa perché ce l’ha inscritto nel dna, è uno stile di vita; se ne andrà la seconda, terza, quarta volta, a seconda di quante possibilità gli diamo e rischiamo così di consumare la nostra vita oscillando perennemente in un’altalena a provare vertigini!
Porgimi una mano dove tanti hanno lasciato perdere… raccoglimi come un fiore strappato e gettato a terra… dammi il coraggio di vivere…