Fabio Privitera – Paradiso & Inferno
Mentre il diavolo pensa a fare le pentole, io faccio i coperchi.
Mentre il diavolo pensa a fare le pentole, io faccio i coperchi.
C’è una cosa che ho assimilato durante tutti questi anni: finché ci si ciba delle emozioni degli altri, per quanto possano farci sobbalzare il cuore, non si sarà mai in grado di sentire fino in fondo le proprie e allo stesso modo entrare nel profondo delle emozioni altrui. Le parole lette o ascoltate suscitano un’emozione asincrona, che dipende dall’animo del singolo… il sentimento è l’oscillazione sincrona tra anime.
Gli umani dimenticano in fretta la semplicità. Il nostro istinto è volto a complicare ciò che, se lasciato a sé, scivolerebbe via coi propri tempi.
Si deve anche tendere al futuro, non solo attenderlo. Riempire l’attesa con altro, con noi stessi, con le altre passioni, altrimenti l’attesa logora e distrae proprio da quell’attimo che contiene in sé la svolta.
Nel silenzio si ode la voce del cuore, l’unica sincera, vera e occorre fare davvero silenzio mente, perché non interferisca con quanto di vero arriva ai nostri sentimenti.
Puoi importi in mille modi di non cedere alla passione.Ma la dirompente crudeltà dell’istinto prevale sui dogmi, i doveri e l’onesta. Cedi ai brividi e lasciati andare.
Meglio l’inferno onesto che il paradiso del male.