Fabio Volo – Morte
Per sentir parlare così bene di sé bisogna morire. Pazzesco. Non ho mai capito perché ci sia più rispetto per i morti che per i vivi.
Per sentir parlare così bene di sé bisogna morire. Pazzesco. Non ho mai capito perché ci sia più rispetto per i morti che per i vivi.
Bisce, cagne, insipide serpi, ascoltate! La vostra ipocrisia ormai ha i giorni contati! Il fluire rapido e sapido delle vostre malelingue cesserà, e l’alleanza fra di voi si interromperà. Verrà il giorno in cui le vostre opere saranno punite e quel giorno per voi sarà la fine. Ma sino ad allora purtroppo farete ancora tante vittime, e allora, cosa dire? Godetevi la vostra gloria finché potete, ma sappiate che la vostra fine è vicina!
Alla fin del gioco, tanto va nel sacco il re quanto la pedina.
Molti gli invitati; ma sempre pochi coloro che scelgono di entrarci e di rimanerci fino alla loro morte.
La morte più crudele è quella che ti permette di continuare a respirare.
Non è la morte che fa paura, ma è la vita con le sue fiabe e i suoi dolori che ci usura.
Il sonno è una morte leggera, con interruttore. La morte è un sonno pesante: totale blackout.