Fabrizio De André – Viaggi e vacanze
Per la stessa ragione del viaggio, viaggiare.
Per la stessa ragione del viaggio, viaggiare.
Il ministro dei temporali in un tripudio di tromboniauspicava democrazia con la tovaglia sulle manie le mani sui coglioni.
Cari fratelli dell’altra sponda cantammo in coro giù sulla terra questo ricordo non vi consoli, quando si muore si muore soli.
Forse ho bisogno di una vacanza… un viaggio nel mio passato, cercare la pace nel tempo che ci siamo dedicati.
I piccoli tram si inerpicano nervosi lungo le salite.Dal mare si sale in collina poi si ridiscende verso il centro. Tutto è molto familiare ma non rientra nel già visto. La varietà stilistica crea armonie e dissonanze. Il linguaggio è caldo e immediato. Lisbona mi avvolge.
Dall’Italia mi porto solo il bagaglio, il resto, lo troverò là ovunque vada.
Viaggiare non è spostarsi, è leggere quello che incontri.