Federico Cerniglia – Abbandonare
Vagavo per la città, spensierato e con quella grande torre che spiccava nel cielo, adesso è stata sommersa dalle nuvole, e poi quasi come se il sole l’avesse sciolta. Non sono più da quelle parti.
Vagavo per la città, spensierato e con quella grande torre che spiccava nel cielo, adesso è stata sommersa dalle nuvole, e poi quasi come se il sole l’avesse sciolta. Non sono più da quelle parti.
Un giorno ti mancherò, ti mancherà la mia stranezza. Penserai che in fondo a quell’abisso…
Gli addii definitivi sono quelli che scattano silenziosi nel tuo cuore e nella tua mente….
Non so se sono cambiati i miei valori o se mi sono solo innamorata.
L’ultimo raggio di sole tramontae un silenzioso egemonico dolore raccontaLa storia di un cuore triste, stanco e affrantoLacerato dai giorni e dal piantoMentre la mente colma di pensieriDistratta mostra i frequenti dispiaceriChe al sorgere dell’alba inevitabilmente confondonoe al sopraggiungere della notte inesorabilmente devastanoIn quel letto ormai stranieroIn compagnia ancora del tuo folle desiderioMeschina la notte risvegliai sogni e le speranze che il tempo deragliaMa l’attimo in cui una ferita a guarire si apprestaUn’amara lacrima sul viso scende desta.
Vorrei potermi addormentare e svegliarmi tra tre mesi. Tra tre mesi sicuramente tutto sarà diverso:…
Amo la casualità degli eventi, il susseguirsi di azioni inaspettate, a volte anche troppo inaspettate.