Federico Cerniglia – Abbandonare
Vagavo per la città, spensierato e con quella grande torre che spiccava nel cielo, adesso è stata sommersa dalle nuvole, e poi quasi come se il sole l’avesse sciolta. Non sono più da quelle parti.
Vagavo per la città, spensierato e con quella grande torre che spiccava nel cielo, adesso è stata sommersa dalle nuvole, e poi quasi come se il sole l’avesse sciolta. Non sono più da quelle parti.
Siamo due anime che si stringono all’infinito, due corpi dispersi che si ritrovano in un…
Io non so che danni o delusioni ti ha dato la vita ma non capisco perché queste ricadono su di noi. Ti ho persa? No, non ti perderò in realtà ma non potrò più avere la mia nonna amorosa. Sento la rabbia. Essa governa molte cose, e nasconde la più importante, la chiave per la libertà, il dolore. Non cedo ai ricatti, io quest’anno ho scelto l’amore vero e lotterò per averlo o per difendermi. Io quest’anno ho fatto le mie scelte. E tu nonna? Puoi amarmi veramente?
Purtroppo amare equivale a rischiare, è come fare un disegno con la penna, se sbagli devi iniziare da capo.
Non si abbandona mai chi ti ha regalato momenti belli, chi ha fatto di tutto per renderti felice e chi ha fatto di te l’uomo per bene che sei ora.
Certe volte mi capita di trovarmi in macchina, sotto la pioggia battente e di guidare…
E fu comesdradicar radiciai teneri germoglinon si poteva poi sperardi riceverne bellezzaquando la vitaera stata oltraggiata.