Fedez – Tempi Moderni
Questo è il nostro promemoria per ricordare a tutti che siamo uno Stato laico: nessuna Chiesa può far vivere l’amore come una colpa.
Questo è il nostro promemoria per ricordare a tutti che siamo uno Stato laico: nessuna Chiesa può far vivere l’amore come una colpa.
Se nel nostro tempo un falegname trentenne si professasse il Messia, come d’altronde gli Avventisti del settimo Giorno auspicano, andasse in piazza, ci dicesse parole d’amore, narrasse novelle, indicasse una nuova vita di povertà volta al bene spirituale, volesse che lo seguissimo diventando pescatori di anime e in ultimo impeto di vocazione divina si facesse crocifiggere dicendo che è per la nostra salvezza… Bhè, non v’è la pallida titubanza che sarebbe considerato un emerito imbecille.
Non esiste indecenza in un corpo nudo, vi è in chi lo espone volgarmente.
Mezzo secolo fa la gente cantava un po’ ovunque. Cantava il falegname, il contadino, l’operaio, quello con il motorino, il fornaio. Senza distinzione di classe sociale e senza conoscersi si salutavano. Oggi non canta e non racconta più nessuno.
Caso Marò. Gli italiani fanno gli indiani.
Avere un “buon cuore” al giorno d’oggi è una qualità adatta solo per l’espianto di organi.
Adesso Beppe Grillo esalta la democrazia di internet con la stessa foga con cui dieci anni fa sul palco spaccava un computer con una mazza per opporsi alla nuova schiavitù moderna inventata da Gates. La gente applaudiva estasiata allora, così come applaude estasiata ora. Si applaude l’enfasi.